La Nuova Sardegna

Oristano

criminalità, REFURTIVA DA RESTITUIRE

«Sono i miei gioielli» E si ricostruisce la mappa dei furti

«Sono i miei gioielli» E si ricostruisce la mappa dei furti

ORISTANO. La diffusione delle immagini del bottino recuperato di recente dalla polizia nell’abitazione di 5 romeni ha sortito l'effetto sperato. Gli agenti della squadra mobile hanno, infatti,...

17 giugno 2015
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. La diffusione delle immagini del bottino recuperato di recente dalla polizia nell’abitazione di 5 romeni ha sortito l'effetto sperato. Gli agenti della squadra mobile hanno, infatti, identificato alcuni dei derubati.

Gli interessati si sono presentati in questura ed hanno riconosciuto alcuni degli oggetti ritrovati nell’abitazione degli indagati. Tra i danneggiati ci sono i titolari del market Bricocina, sulla strada per Fenosu e i loro connazionali cinesi che gestiscono un analogo emporio in via Cagliari. I commercianti, in particolare, hanno riconosciuto degli utensili e una parte della bigiotteria rubata. In questura sono attesi anche altri commercianti e proprietari delle abitazioni che hanno subito dei furti.

Nel sostanzioso bottino figuravano anche oggetti in oro e della biancheria, sparita presumibilmente da negozi dal centro commerciale di Porta Nuova. Ora si attende che i derubati presentino le rispettive denunce di furto per fare completa luce sui furti messi a segno nei mesi scorsi. La banda dei 5 giovani romeni, tra i quali c'era anche una donna, è accusata per il momento di ricettaxzione.

Come ha confermato il capo della squadra mobile, Dario Mongiovì, la banda aveva la propria sede ad Oristano da dove poi si spostava per mettere a segno i colpi. Le indagini quindi sono ancora in corso e sono finalizzate ad individuare eventuali altri complici e le località dove agivano. I blitz e i colpi negli esercizi commerciali comunque sono costantemente in aumento, come hanno confermato gli stessi commercianti.

Negli ultimi giorni i titolari dei punti vendita Vestis e Fralù hanno lamentato che le perdite si aggirano intorno alle migliaia di euro al mese a causa dei furti che si ripetono continuamente nei loro 17 punti vendita, sparsi un po’ in tutta la Sardegna: da Oristano ad Alghero, da Cagliari a Santa Giusta, da Quartu a Sorso.

Due giorni fa la decisione della società di postare su Facebook un video con le immagini di una telecamera di sorveglianza. La telecamera ha ripreso una donna mentre prendeva maglie e maglioni dagli scaffali e li infilava nella borsa. «Complice la crisi e la mancanza di lavoro – hanno commentato i titolari della società - il fenomeno del taccheggio si allarga a macchia d’olio».

In Primo Piano
Il caso

Sassari, palazzina pericolante: sgomberate dodici famiglie

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative