La Nuova Sardegna

Oristano

Analisi a S’Archittu: l’acqua è pulita, la sabbia ancora no

di Piero Marongiu
Analisi a S’Archittu: l’acqua è pulita, la sabbia ancora no

Cuglieri, gli esiti degli accertamenti dei laboratori dell’Arpas Si può pare il bagno, ma per ora la spiaggia rimane vietata

11 luglio 2015
2 MINUTI DI LETTURA





CUGLIERI. Sono arrivati ieri mattina in Comune i risultati delle analisi, effettuate dai tecnici dell’Arpas, sui campioni dell’acqua prelevati sabato scorso a S’Archittu. Almeno su questo fronte le notizie sono buone: non c’è presenza di colibatteri fecali, quindi l’ordinanza di divieto di balneazione rientra. Ma non si può dire altrettanto per l’arenile antistante lo specchio d’acqua, comunemente noto come: “Sa cobedina de Santu Nicolau”, dove la presenza di batteri è stata confermata. E pertanto, in quell’area, il divieto per gli ombrelloni e la sosta rimane.

Il problema creato dall’inefficienza del macchinario che fa funzionare la pompa di sollevamento dei liquami reflui, però, non ha riguardato soltanto quell’area. Nello stesso periodo, infatti, era stato rilevato anche in un piccolo tratto della spiaggetta antistante l’ex discoteca “S’Istella de su mare”.

«Anche le analisi effettuate sui campioni prelevati in quel tratto di mare - dicono in Comune - hanno detto che l’acqua è pulita».

Anche in quell’area, però, per un’altra settimana almeno non si potranno piazzare gli ombrelloni. Le analisi sui campioni d’acqua saranno ripetuti anche nei prossimi giorni e, se non ci saranno tracce di inquinamento neppure nell’arenile, l’allarme rientrerà, con la speranza, per gli esercenti (bar, pizzerie e ristoranti) e per residenti e bagnanti, che l’estate nelle borgate marine cuglieritane possa finalmente decollare.

Intanto nella riunione di Giunta che si è tenuta martedì scorso, è stato dato mandato a un avvocato di verificare se ci sono gli estremi per adire legalmente contro Abbanoa.

«Siamo stanchi di dover rispondere ai nostri cittadini anche di problemi creati da altri - aveva detto il sindaco Andrea Loche -. I danni materiali e di immagine per la nostra costa, creati dallo sversamento dei reflui in acqua e sulla sabbia, sono enormi. Adesso attendiamo la relazione dell’avvocato, poi procederemo secondo legge al fine di tutelare i nostri cittadini e l’amministrazione».

In Primo Piano

Video

25 Aprile, a Cagliari un corteo di 20mila persone sfila per le vie della città

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative