Per i bambini della canonica l’acqua l’allaccia il Comune
MARRUBIU. Acqua in arrivo per la casa canonica di Sant’Anna. Sarà il Comune a fornire l’acqua al gruppo di 14 ragazzi e bambini di Fukushima, arrivati l’altra notte a Marrubiu, che ogni anno vengono...
MARRUBIU. Acqua in arrivo per la casa canonica di Sant’Anna. Sarà il Comune a fornire l’acqua al gruppo di 14 ragazzi e bambini di Fukushima, arrivati l’altra notte a Marrubiu, che ogni anno vengono ospitati presso la struttura della casa canonica di Sant’Anna, per trascorrere un periodo di vacanza a contatto con la natura e migliorare le proprie condizioni di salute. «Dopo la spiacevole sorpresa della chiusura dell’acqua della casa canonica a causa di una morosità pregressa da parte della parrocchia di Marrubiu nei confronti dell’azienda erogatrice del servizio, l’amministrazione comunale, tramite ordinanza sindacale, ha prontamente posto rimedio ad una situazione tanto spiacevole quanto urgente e non trascurabile anche a livello sanitario» si legge nella nota stampa. Una situazione che ha creato diverse difficoltà e polemiche e nella comunità ma per la quale ora si è trovata una soluzione. Le motivazioni prese in considerazione sono semplici, ovvero l’allaccio idrico della condotta di via Rinascita a Sant’Anna è inutilizzabile dal 2013 per debito contratto della parrocchia nei confronti di Abbanoa, e ora l’arrivo dei 14 ragazzi e bambini giapponesi e degli educatori-accompagnatori: «Si poteva utilizzare l’acqua del pozzo della casa canonica ma per sicurezza si è deciso di non usarla perché non idonea all’utilizzo sanitario, e in ultimo l’allaccio d’urgenza si è reso necessario per garantire l’igiene pubblica», dice il sindaco Andrea Santucciu. «Pertanto – si legge nell’ordinanza – è stato ordinato ad Abbanoa l’allaccio provvisorio e immediato dell’acqua alla condotta idrica pubblica in via Rinascita a Sant’Anna sino al 24 agosto, ossia fino alla partenza dei ragazzi giapponesi e dei loro educatori. Tale allaccio dovrà essere effettuato con spese a carico del Comune». Inoltre nel documento è prevista anche una misura per tamponare l’emergenza sino all’allaccio provvisorio, ovvero la fornitura di acqua con autobotte messa a disposizione da privati a partire dal 26 luglio e sino al termine della necessità. «È stato doveroso fare quest’ordinanza per garantire le condizioni minime, igienico sanitarie, a questi ragazzi che sono arrivati qui nel nostro paese per passare un periodo spensierato dove rimettere in sesto fisico e spirito – ha sottolineato Santucciu –, so che questo significherà un costo in più per il Comune, e so bene che non sarebbe spettata a noi questa incombenza, ma di fronte ad una necessità come questa, mi è sembrato il minimo fare questo gesto a nome dell’amministrazione e di tutta la comunità, gente ospitale e generosa».
Cristina Diana