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Un saluto all’estate con il sorriso

Un saluto all’estate con il sorriso

Il Consorzio Turistico Oristanese: bilancio positivo della stagione

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ORISTANO. Un’altra estate se ne va, ma in mezzo alle tante ombre del turismo oristanese che non riesce ad avere il suo sbocco sul mare in assenza di strutture lungo la costa, ci sono anche le luci che il sole non ha mancato di regalare. La bassa stagione non sembra spaventare gli operatori, che, in assenza di cifre esatte sulle presenze estive, riescono comunque a tirare le somme. E sinora i conti tornano, nonostante il boom turistico sia ben lontano dalle comunque apprezzate località dell’Oristanese.

In attesa di presenziare a una fiera promozionale a Milano, Betty Harmsten in qualità di direttrice commerciale del Consorzio Turistico Oristanese non nasconde le difficoltà, ma pone l’accento anche sui tanti punti a favore che il turismo ad Oristano segna sul proprio tabellone. In Sardegna da quarant’anni, oggi lavora all’Hotel Mistral II, osservatorio privilegiato per via del numero di posti letto a disposizione: «Il modello mare è difficile da proporre ai tour operator perché paghiamo la carenza di strutture ricettive, però la città resta una buona base e un punto di riferimento. Ai turisti piace».

Vista con gli occhi di chi ci abita, evidentemente, Oristano rimane sonnacchiosa, «in realtà da una decina di anni la situazione è cambiata e chi viaggia lo nota – prosegue Betty Harmsten –. La città piace anche in bassa stagione e di notte è la riprova è il turismo di rientro ovvero di quei viaggiatori che scelgono di ritornare». Certo, viene difficile esaminare i dati in assenza di un osservatorio che registri le presenze, ma chi, nel campo del mondo delle vacanze lavora, ha il polso della situazione. «I punti di forza del nostro territorio sono tanti – spiega Betty Harmsten –. Al primo posto metto la curiosità, la voglia di conoscere una zona che ancora è fuori dalle rotte dei grandi traffici turistici. L’unicità e l’autenticità sono il nostro punto di forza. Le strade che a noi appaiono non adeguate piacciono molto perché poco trafficate. Il turismo dei motociclisti che, dopo aver viaggiato a lungo in Ogliastra ora scelgono noi, o dei ciclisti, seppure in assenza di piste ciclabili, è in continuo aumento».

Poi ovviamente c’è chi sceglie Oristano per la natura, il mare incontaminato e la qualità della vita fatta anche da quell’enogastronomia che proprio nei prossimi giorni sarà in vetrina al workshop milanese, dove il Consorzio Turistico promuoverà le proprie strutture alberghiere di fronte a cento operatori. «La centralità geografica è fondamentale», ma proprio il problema dei trasporti e dei servizi è quello maggiormente sentito. «Chi arriva in città deve poi avere con sé l’auto o comunque un mezzo con il quale viaggiare durante la vacanza – afferma Betty Harmsten – altrimenti è paralizzato. Il problema trasporti però riguarda tutta l’isola, mentre le cose su cui possono incidere le amministrazioni comunali sono altre. Nel capoluogo ad esempio manca un corridoio verde che dal centro storico porti in viale Repubblica per poi raggiungere Torregrande». Sulle spiagge il discorso si arena sul discorso parcheggi a pagamento, al quale però sembra che le amministrazioni siano sorde. «La spiaggia senza servizi non spaventa il cliente, ciò che lo spaventa è che l’assenza di servizi abbinata al pagamento del parcheggio. E ancor più in bassa stagione».

Insomma, le note dolenti vengono suonate da tempo e da tanti, ma ogni tanto un “allegro andante” non guasta.

Enrico Carta

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