Un Sos per la scuola, il Sarcidano si muove per invertire la rotta
Laconi, ieri consiglio comunale dopo il salvataggio del liceo Allarme a Genoni: per la prima volta ci sono due pluriclassi
LACONI. Un avvio scolastico turbolento, e per certi versi senza precedenti, vede le scuole del Sarcidano in crescente difficoltà. La riflessione arriva dopo il salvataggio in extremis della prima liceo, la ex IV ginnasio, autorizzata dall’ Ufficio scolastico regionale dopo una lunga protesta. Sindaci e amministratori si dicono pronti a mettere in campo quanto possibile per tentare di invertire la rotta prima che sia troppo tardi.
Ieri a Laconi il sindaco Anna Paola Zaccheddu data l’importanza della questione ha voluto riunire il consiglio comunale aperto al pubblico per discutere la situazione del liceo e in generale della scuola, dopo la perdita dell’autonomia amministrativa e dirigenziale dell’ Istituto comprensivo Marcello Soi. Nei prossimi giorni per i ragazzi del liceo inizieranno ufficialmente le lezioni, la loro è stata un vittoria dovuta alla tenacia, ma resta la consapevolezza che, se non si riesce a trovare una soluzione radicale, il rischio di chiusura permane.
Ancora più complicata la situazione a Genoni che vede per la prima volta la presenza di due pluriclassi. «Questo perché Genoni e Nuragus, contrariamente a quanti continuano biecamente a fare inutili e sterili ragionamenti di campanile, insieme non raggiungono i numeri per costituire classi con un numero di studenti sufficiente per assicurare l'esistenza di ogni singola classe» scrive il sindaco Roberto Soddu nel suo messaggio di inizio anno scolastico rivolto alle famiglie. «Situazione – prosegue il primo cittadino – che ha richiesto un'assunzione di responsabilità da parte delle amministrazioni comunali che devono stanziare risorse finanziarie, per assicurare l'avvio di progetti scolastici tali da garantire livelli di insegnamento degni di una scuola di qualità e che si sommano alle spese che i Comuni già sostengono per il trasporto scolastico e che percentualmente gravano sempre più sui già magri bilanci comunali assieme a tutte le altre risorse destinate alla manutenzione ed al funzionamento degli edifici.
Se la causa di gran parte dei mali della scuola e dei servizi nei piccoli comuni è il decremento demografico gli amministratori sono alla ricerca di nuove strategie: «Forse maggiori sostegni pubblici alle famiglie, alle giovani coppie, ai giovani che desiderano restare nel proprio territorio con politiche adeguate atte ad incentivare la creazione di nuove imprese ed attività; e chissà – scrive il primo cittadino di Genoni – anche attraverso l'accoglienza di persone extra comunitarie purché realmente interessate a stabilirsi nelle nostre comunità ed animate dal sincero desiderio di integrarsi nella nostra società».