La Nuova Sardegna

Oristano

Prefettura, i dipendenti protesteranno a Roma

di Michela Cuccu

Ieri l’assemblea indetta dalla Uil ha ribadito i timori per un taglio ai servizi Confermata una manifestazione dei sindacati nella capitale per il 30 ottobre

14 ottobre 2015
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ORISTANO. È l’inserimento nella proposta di riforma della Pubblica amministrazione, presentato dal ministro Marianna Madia, probabilmente, l’ancora di salvataggio per le Prefetture a rischio di soppressione. Rimettendo in discussione l’intero pacchetto della riforma della pubblica amministrazione ci sarebbero spazi per una soluzione che salvi la Prefettura Oristanese. Ma, come è emerso ieri nel corso dell’assemblea sindacale convocata dalla Uil, i margini si manovra sono esigui. È stato proprio il segretario generale nazionale della Uilpa, Vincenzo Cadalino, a ribadire il concetto: «Nessuno si illuda che il decreto legge verrà ritirato con facilità». Insomma, una partita non certo facile quella che vede Oristano dover far squadra con altre 22 città italiane, le cui Prefetture sono destinate a sparire.

Di sicuro, nessuno è disposto ad accettare passivamente una decisione che, come hanno spiegato nei vari interventi il segretario generale della Uil di Oristano, Angelo Medde; Davide Sarai, segretario territoriale della Uilpa Davide Sarais e Giovanni Demurtas, rappresentante aziendale Uil della prefettura oristanese.

La mobilitazione contro il decreto che, come hanno spiegato «accelererà il processo di spopolamento delle nostre zone con il rischio concreto di una desertificazione rapida del territorio che, privo di servizi essenziali non sarà più appetibile per nessuno, a partire dalle imprese che non investiranno più in questa zona», è già avviata da tempo. Il prossimo appuntamento è per il 30 ottobre, quando, a Roma, in occasione della manifestazione unitaria organizzata dai sindacati, saranno presenti anche amministratori e sindaci delle 23 città interessate dalla soppressione delle prefetture.

«Ci auguriamo che ci siano il sindaco di Oristano e il consiglieri regionali e i parlamentari del territorio, ma anche i rappresentanti delle categorie imprenditoriali». La partita è troppo importante: assieme alla Prefettura verrebbero cancellati altri servizi attraverso un piano di declassamento, a partire dalla questura», hanno detto i sindacalisti.

Gli effetti di un declassamento della questura in commissariato, è intervenuto il segretario territoriale di Uil Polizia, Paolo Cabianca, ricordando come l’assenza di un presidio costante del territorio possano provocare un incremento degli episodi di criminalità. «Se questa è la provincia più tranquilla, è anche grazie al nostro lavoro», ha detto. Anche sul fronte della spending review, l’ipotesi di accorpamento con Nuoro sarebbe debole. Ieri è emerso come la prefettura di Oristano avesse già da tempo inviato al Ministero un programma di economie che consentirebbe, pur mantenendo la sede in città, un risparmio annuo delle spese correnti pari al 30 per cento.

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