La Nuova Sardegna

Oristano

TERRALBA

Processo a Doddore Meloni, nulla la notifica in italiano

di Francesco G. Pinna
Processo a Doddore Meloni, nulla la notifica in italiano

TERRALBA. Sprizzava soddisfazione, ieri mattina il presidente del movimento indipendentista Meris Doddore Meloni quando è sceso dalle scalinate del palazzo di Giustizia. Era appena successo infatti...

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TERRALBA. Sprizzava soddisfazione, ieri mattina il presidente del movimento indipendentista Meris Doddore Meloni quando è sceso dalle scalinate del palazzo di Giustizia. Era appena successo infatti che il giudice chiamato a giudicarlo per una vecchia accusa di minacce avesse dichiarato nulla la citazione notificata nella sola lingua italiana e non anche in lingua sarda come preteso da Meloni e come previsto dalle leggi dello Stato. A sollevare la questione era stato il difensore di Meloni avvocato Cristina Puddu e il giudice, sentito il parere del pm Armando Mammone, che non si è opposto, non ha potuto fare altro che rinviare il processo e disporre la nomina di un interprete. La prossima udienza l'8 febbraio del 2016. La decisione del Tribunale potrebbe avere un peso decisivo anche sul ricorso presentato dall'indipendentista di Terralba al giudice di pace per chiedere l'annullamento della multa di 169 euro elevata nei suoi confronti dai vigili urbani di Oristano il 6 giugno scorso per un tavolino pieghevole sistemato senza autorizzazione ai piedi della statua di Eleonora. Verbale nullo secondo Meloni e il suo avvocato Cristina Puddu non solo perchè non ci sarebbe stata alcuna occupazione di sede stradale visto che piazza Eleonora non è tecnicamente una strada ma anche e soprattutto perchè il verbale non era stato redatto in lingua sarda. La trattazione del ricorso, in programma ieri mattina, è stato rinviata al 2 febbraio su richiesta del legale del Comune, che ieri si è costituito in giudizio. Solo qualche giorno fa infatti il Consiglio comunale ha approvato una mozione di protesta presentata dal sindaco Guido Tendas contro la decisione del Senato di negare la trasmissione di programmi in lingua sarda sulle reti Rai. Il 2 febbraio davanti al giudice di pace, il Comune comunale dovrà scegliere se associarsi alla richiesta di Meloni o se difendere a tutti i costi l'operato della Polizia municipale smentendo con i fatti le dichiarazioni di principio contenute nella delibera sulla necessità di tutelare e valorizzare la lingua sarda come ricchezza universale e non solo locale.

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