La Nuova Sardegna

Oristano

Colle dei Cappuccini, quel tesoro conteso tutto da valorizzare

di Alessandro Farina
Colle dei Cappuccini, quel tesoro conteso tutto da valorizzare

Il Comune di Bosa vuole pulire e bonificare le aree verdi Attesi segnali per l’apertura della Chiesa di Santa Maria

14 gennaio 2016
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BOSA. Il colle dei Cappuccini è una delle perle storico paesaggistiche della città del Temo, ma il cancello di accesso da via Garibaldi resta spesso, e malvolentieri, chiuso ai possibili fruitori e visitatori.

Oltre ad ospitare il settecentesco convento e la splendida chiesa di Santa Maria degli Angeli, dal piazzale dedicato al vescovo Francesco Spanedda, in cima al colle, si gode una vista che spazia dalla torre dell’isola Rossa a Bosa Marina a Sa Costa e al castello sul colle di Serravalle.

L’area però viene utilizzata solo in particolari occasioni. Come il convento, che dovrebbe ospitare, l’iter conta decenni tra idea, progetto, reperimento di risorse, adeguamento alle normative di sicurezza e allestimento, il mai aperto museo territoriale della Planargia. Come la chiesa di Santa Maria degli Angeli, di proprietà dello Stato: chiusa da decenni al culto. Malgrado la parrocchia del Sacro Cuore la reclami per un utilizzo religioso, che consentirebbe anche, questo l’impegno, di rendere accessibile anche l’ampio sagrato con vista panoramica.

Mentre sulla collinetta esposta a nord est, a ridosso del campo sportivo di viale Marconi, è cresciuto un boschetto di pini che crea più di un problema di sicurezza. Ieri il neo assessore allo sport Silvia Tanda ed un tecnico comunale hanno ispezionato la zona per rendersi conto della situazione.

Nel boschetto di pini verso il campo Italia le piante che rischiano di schiantarsi al suolo o cadere sulle vicine strutture «Dovranno essere necessariamente abbattute. Per le altre sarà necessario intervenire sfoltendole e abbassandone l’altezza al colmo della chiesa, per ripararle dalla forza del vento. Dovremo inoltre intervenire nell’area vicina alla Casa di riposo, che chiamare “verde” mi sembra piuttosto azzardato, considerato il groviglio impenetrabile e inutilizzabile di erbacce e arbusti a ridosso della struttura», sul lato sud della collina. Per l’assessore «tutto andrà poi seguito nel tempo con una adeguata programmazione degli interventi: non si può piantare e poi dimenticarsi di tutto», aggiunge Silvia Tanda. Dalla parrocchia del Sacro Cuore l’ennesimo appello per l’apertura della chiesa di Santa Maria degli Angeli ai Cappuccini non è passato poi inosservato.

«È una vicenda di cui ci stiamo attivamente occupando», afferma il sindaco Luigi Mastino, che ha ereditato l’impegno dalle trascorse gestioni amministrative. «C’è un finanziamento di 80mila euro utili a risolvere alcuni problemi prima di poter affidare il tempio alla parrocchia. Il Ministero degli Interni, ente proprietario del bene, è d’accordo nell’affidamento. Ma ha chiesto alla Soprintendenza di Sassari un dettagliato preventivo, che però non è ancora arrivato a destinazione. La prossima settimana – conclude – invierò alla Soprintendenza la richiesta di conoscere a che punto è l’iter, poi vedremo il da farsi», conclude il sindaco di Bosa.

La speranza è che le varie questioni sul tappeto si risolvano, ed i colle possa finalmente tornare nella piena disponibilità di chi, al di là del formale possesso di enti vari, è il vero proprietario. Quei cittadini che a Cappuccini, alla chiesa e ai suoi spazi, guardano come ad uno degli angoli di Bosa da troppi anni inaccessibile.

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