La Nuova Sardegna

Oristano

Narbolia, esodo dei dipendenti dalla giunta: in arrivo i nulla-osta per tutti

di Piero Marongiu
Narbolia, esodo dei dipendenti dalla giunta: in arrivo i nulla-osta per tutti

Il clima pesante creatosi nelle stanze del Comune non consentirebbe ai dipendneti di lavorare serenamente

01 aprile 2016
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NARBOLIA. La richiesta di mobilità volontaria formulata dagli undici dipendenti del Comune: ieri sera, anche se l'informazione non è stata confermata neppure dal segretario comunale Marco Casula (da questa mattina in forza esclusivamente al Comune di Solarussa), era in programma una riunione di giunta. All'ordine del giorno la situazione venutasi a creare dopo la richiesta presentata dai dipendenti e decisione da prendere in merito, cioè: concedere o meno il nulla osta per la mobilità volontaria. Cosa che il sindaco, stando a qualche indiscrezione emersa, intenderebbe fare.

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«Le riunioni di giunta – ha detto ieri sera il segretario comunale Casula – non sono un fatto pubblico. Lo diventano, quando vengono resi pubblici gli atti». Il malessere, già esistente da tempo, si è accentuato proprio dopo la deliberazione del Consiglio Comunale del 22 marzo scorso, che ha deciso lo scioglimento della convenzione di segreteria con il Comune di Solarussa. Dei motivi che hanno portato a quella decisione però, a parte l'intervento del Consigliere di minoranza Gian Giuseppe Vargiu, che ha evidenziato l'abbandono di ben due segretari in due anni di amministrazione Pisanu, decisione motivata, secondo Vargiu, da una situazione di malessere interno al Comune, il diretto interessato si è limitato a dire: «Quello del segretario è un incarico fiduciario attribuito a tempo indeterminato. Ho preferito lasciare per motivi che non intendo discutere pubblicamente».

Quanto a cercare di ricomporre la situazione, il sindaco, stando a quel poco che è dato sapere, non ne avrebbe alcuna intenzione. L'altra mattina, intervistata da un'emittente nazionale, Pisanu avrebbe detto di non conoscere i motivi del disagio lamentato dai dipendenti comunali. E se ci fosse, non sarebbe da attribuire alla sua persona. Alcuni dipendenti però, avrebbero fornito risposte molto differenti, e cioè che il clima pesante creatosi nelle stanze del Comune non consentirebbe loro di lavorare serenamente. In pratica si sentirebbero eccessivamente controllati da sindaco e alcuni assessori, da parte dei quali non si sentirebbero protetti. Intanto, in attesa di ulteriori sviluppi della questione, svolgono il loro lavoro stando bene attenti a non sforare neppure di un minuto. Si fa solo quanto stabilito dal contratto. In più, nulla.

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