La Nuova Sardegna

Oristano

Tutto fermo sulla 292 e la Provincia tace

di Enrico Carta
Tutto fermo sulla 292 e la Provincia tace

La commissione comunale ai Lavori pubblici ha chiesto inutilmente un incontro col commissario

14 maggio 2016
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ORISTANO. Quello per i lavori di adeguamento del tratto di cinque chilometri della Statale 292 tra il Ponte del Rimedio e l’ingresso Oristano Nord della Statale 131 poteva essere un cantiere modello e invece rischia di diventare una brutta copia della famigerata Salerno-Reggio Calabria. Dei lavori si sa che sono cominciati nel mese di febbraio del 2015, ma al momento non c’è alcuna certezza sulla data entro la quale potranno essere terminati. E a Massama e Nuraxinieddu, dove residenti e operatori economici stanno già pagando un prezzo pesante in termini di disagi e di riduzione dei fatturati, qualcuno comincia anche a chiedersi se mai saranno terminati.

La Commissione Lavori Pubblici del Comune di Oristano ha provato a saperne di più interpellando direttamente la Provincia, che è l’ente appaltatore dei lavori. «Ai primi di aprile abbiamo inviato una richiesta formale di audizione al commissario straordinario Massimo Torrente e al dirigente del Settore Viabilità Piero Dau, ma stiamo ancora spettando una risposta», ha spiegato il presidente della Commissione Giampaolo Lilliu lamentando un «Inaccettabile atteggiamento di supponenza da parte della Provincia nei confronti della Commissione consiliare e in particolare dei cittadini, che hanno diritto di sapere che cosa li aspetta».

Qualcosa comunque in questi ultimi giorni pare si sia mosso. «Ho interpellato personalmente il dottor Torrente e mi ha assicurato che ci farà sapere qualche cosa al più presto», ha detto Giampaolo Lilliu spiegando che lo stesso commissario è in attesa di una relazione dell’ingegnere Piero Dau, che è anche il responsabile del procedimento. Intanto il cantiere, che finora ha riguardato solo due chilometri su cinque dell’intero tracciato, è praticamente fermo dalla scorsa estate. Ufficialmente per la necessità di spostare alcune condotte dell’acquedotto di Oristano che interferivano col cantiere, ma più probabilmente per i problemi societari della Iter Coop, la società emiliana capogruppo dell’associazione temporanea di imprese con la So.Ge.La di Cagliari che si era aggiudicata l’appalto da quattro milioni e mezzo di euro con un ribasso monstre del 38,10 per cento.

«Dalla Provincia – ha spiegato ancora Giampaolo LIlliu – vogliamo sapere quando e come ripartiranno i lavori, quanto dureranno, come sarà affrontata la questione amianto e come sarà organizzata la viabilità alternativa quando i lavori toccheranno da vicino i centri abitati di Massama e Nuraxinieddu e che fine ha fatto l’impegno di realizzare un sottopasso per il bestiame assunto pubblicamente dall’Anas e dalla Provincia e mai inserito invece nel progetto».

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