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Doddore Meloni, condanna a 5 anni anche in appello

ORISTANO. L’indipendentista Salvatore “Doddore” Meloni è stato condannato anche in appello a cinque anni per il reato di bancarotta per distrazione. Meloni ha parlato a lungo ai giudici della Corte d’...

06 ottobre 2016
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ORISTANO. L’indipendentista Salvatore “Doddore” Meloni è stato condannato anche in appello a cinque anni per il reato di bancarotta per distrazione. Meloni ha parlato a lungo ai giudici della Corte d’Appello di Cagliari, rilasciando dichiarazioni spontanee in sardo, tradotto in simultanea in italiano dall’interprete, ma alla fine i giudici hanno confermato la condanna inflitta in primo grado. Meloni avrebbe sottratto beni al fallimento di una sua società. Accolta, dunque, la richiesta del sostituto procuratore generale Michele Incani che aveva chiesto la conferma del giudizio pronunciato a dicembre di due anni fa dal Tribunale di Oristano.

L’accusa riguarda fatti che risalgono al 2007. In particolare a Meloni l’accusa contestava di aver nascosto al curatore fallimentare di un’impresa di trasporti l’esistenza di due trattori e un muletto che quindi non erano stati acquisiti tra i beni con la vendita dei quali si doveva far fronte ai debiti.

«Non avevano alcun valore - ha detto Doddore Meloni in sardo, tradotto dall’interprete Salvatore Atzori - il muletto era già fuori produzione da 25 anni. In quella vicenda, però, l'accusa che mi fa più male è quella legata al fallimento: nessun lavoratore ha detto che avevo debiti, nemmeno i fornitori».

Nonostante la condanna, Meloni non ha nascosto la soddisfazione per aver potuto parlare in sardo davanti ai giudici di Cagliari, mentre a Oristano era già accaduto diverse volte. «Ne sono orgoglioso - ha ribadito - questa vittoria piano piano sta cambiando la sudditanza dei sardi nei confronti di questa classe politica supina agli ordini romani. Anche perché in altro processo trattato dagli stessi giudici della Corte d'appello per un’accusa di falsità nella richiesta di un gratuito patrocinio, è stata accolta la richiesta del mio difensore Cristina Puddu di rinnovare l’avviso dell’udienza in forma bilingue».

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