La Nuova Sardegna

Oristano

Fondali troppo bassi, per il Temo è tempo di nuovo dragaggio

di Alessandro Farina
Fondali troppo bassi, per il Temo è tempo di nuovo dragaggio

Bosa, l’ultimo intervento fu effettuato oltre vent’anni fa In più punti i sedimenti impediscono le manovre alle barche

21 dicembre 2016
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BOSA. Il dragaggio del fiume, che nel tempo trasporta numerose quantità di sedimenti che si depositano lungo le rive o ne limitano il pescaggio, è una delle storiche e costanti priorità d’intervento nella città attraversata dal Temo. Il problema è stato evidenziato da tempo dai pescatori professionisti, alcuni dei quali hanno non poche difficoltà a ormeggiare i propri natanti considerato il livello, in alcuni casi ridotto a meno di un metro tra pelo dell’acqua e fondale.

Questo è più accentuato in vari tratti della banchina fluviale della riva destra, anche se l'accumulo si nota pure nella testata del molo galleggiante ancorato alla riva sinistra, di fronte alle Conce. La soluzione più volte adottata in passato, l’ultima operazione risale tra la fine degli anni ’80 e i primi ’90, è stata quella del dragaggio del corso d’acqua. Nei giorni scorsi, la giunta ha dato via libera alla firma di una convenzione tra col Servizio territoriale opere idrauliche di Oristano che fa capo all’assessorato regionale ai Lavori pubblici. Questa regolerà le varie competenze tra i due enti per lo svolgimento di analisi, studi e redazione del progetto di manutenzione dell’alveo del fiume Temo e delle opere di difesa idraulica di competenza regionale, con riferimento ad una direttiva sulla manutenzione degli alvei e la gestione dei sedimenti.

Nel caso di Bosa, che ha a disposizione 34mila euro, il termine ultimo per le attività in programma è fissato a trecento giorni che vengono calcolati a partire dall’approvazione della proposta metodologica, con le varie fasi di avanzamento dei lavori che saranno analiticamente specificate nel crono programma. Per quanto riguarda le modalità di erogazione del contributo da spendere per le analisi, lo studio e la redazione del progetto, il cinquanta per cento della somma verrà erogata al momento della stipula della convenzione, mentre i restanti 17mila euro arriveranno dopo l’approvazione definitiva del progetto di manutenzione.

Responsabile dell’elaborato quindi è il comune, mentre il Servizio opere idrauliche che ha sede nel capoluogo ha comunque il diritto di esercitare verifiche, accertamenti e controlli, in linea con quanto stabilito dalla convenzione a cui la giunta municipale guidata dal sindaco Luigi Mastino ha dato il suo assenso. Insomma, nel giro di un anno, il Comune dovrebbe avere in mano un progetto per l’atteso dragaggio del fiume che attraversa il centro urbano della città, previo studio su tutta l’asta fluviale, dall’entroterra alla foce, teso a individuare i punti di maggior accumulo di sedimenti su cui intervenire con la loro rimozione che limita la portata del corso d’acqua.

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