La Nuova Sardegna

Oristano

Compravendita annullata il Comune inizia a pagare

di Enrico Carta
Compravendita annullata il Comune inizia a pagare

L’amministrazione deve ora restituire più di 416mila euro a un privato Era irregolare l’alienazione eseguita nel 2010 di un immobile in via Onroco

12 gennaio 2017
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ORISTANO. Il pagamento è iniziato, ma più che un pagamento è una batosta, visto che la cifra totale che uscirà dalle casse comunali è di 462mila e 816 euro. Se proprio si vuol essere precisi ci sono da mettere in conto anche 42 centesimi, ma certamente hanno un peso ridicolo rispetto alla somma totale. Il Comune è inciampato in un pasticcio d’altri tempi combinato per l’esattezza il 3 agosto del 2010, quando fu firmato il contratto tra un privato e l’amministrazione. Questa cedeva a Mariano Pireddu l’immobile di sua proprietà in via Onroco, ma quella compravendita era priva di un dettaglio importante che il Comune omise. Non fu infatti indicato che su quello stabile non si potevano fare lavori se non dietro prescrizioni severissime. Da qui ci fu la decisione di intentare causa contro il Comune che ha provato a dimostrare le proprie ragioni in tribunale.

Per i giudici di ragioni però l’ente non ne aveva e così si è arrivati alla condanna. Di fronte alla sentenza c’è stato poco da fare se non rassegnarsi e mettere le mani nelle tasche per cacciar fuori quel tesoretto che avrebbe certamente fatto comodo. Fatto sta che le cose, rispetto al 2010, momento della stipula del contratto, sono anche peggiorate. Il totale è ulteriormente cresciuto, visto che al prezzo stabilito per l’alienazione dell’immobile si sono aggiunte altre spese. Il privato aveva infatti già pagato le spese di registrazione dell’atto, quelle di rogito, una serie di tributi legati al possesso dell’immobile, le spese per la messa in sicurezza dello stesso dichiarato pericolante e naturalmente gli interessi e la rivalutazione monetaria. Il conto si è fermato così a 462mila euro e rotti e, per evitare che gli interessi e la rivalutazione salissero ulteriormente, si è proceduto di tutta fretta. I primi 410mila euro sono stati individuati già nel bilancio dell’anno che si è appena chiuso. Restano 52mila e passa euro che invece saranno pagate nel 2017 e nel 2018, quando il Comune verserà per 26mila euro per annualità.

Naturalmente l’amministrazione torna in possesso dello stabile e potrà scegliere se rivenderlo oppure rimetterlo a nuovo a sue spese e utilizzarlo per attività istituzionali. Visti gli ultimi sviluppi della vicenda e la carenza di fondi nelle casse comunali entrambe le ipotesi sembrano essere alquanto difficili da realizzare. La più gettonata tra gli scommettitori è che tutto rimarrà ancora per molto tempo nelle condizioni attuali, con un rudere a rendere meno bello il centro storico.

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