La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa abbraccia Sa Costa nella festa di Regnos Altos

di Alessandro Farina
Bosa abbraccia Sa Costa nella festa di Regnos Altos

Oggi e domani religione e festeggiamenti nello storico quartiere medievale Musica, gastronomia, strade e case addobbate nel segno della tradizione

09 settembre 2017
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BOSA. Il ritrovamento della piccola statua lignea che raffigura la Vergine col Bambino, tra le rovine del castello sul colle di Serravalle, è della metà dell’Ottocento. Ma se anche la festa in onore di Nostra Signora di Regnos Altos, così venne poi titolata l’effige custodita in una nicchia dell’altare maggiore della cappella palatina all’interno delle mura della fortezza a lei dedicata, non è la più antica di Bosa, certamente è quella a cui il popolo che per un millennio ha abitato Sa Costa guarda, ancora oggi, come punto di riferimento spirituale e sostegno nelle quotidiane problematiche della vita.

I riti religiosi della seconda settimana di settembre si rinnovano, con inevitabile appuntamento di socialità nella notte tra oggi e domani sempre molto partecipato da cittadini e turisti. Sono organizzati dalla parrocchia Maria Immacolata e dall’associazione Regnos Altos dedicata alla Madonna custodita nel castello, presieduta da Franco Pittalis, con il patrocinio del Comune e della Provincia e verranno preceduti dalla novena, che sarà trasmessa in diretta da Radio Planargia. È una parte integrante delle celebrazioni in programma tra oggi e domani, tra gli antichi cascios e garrelas della Bosa Nova.

La messa e la chiusura della novena, nella chiesetta del castello che custodisce gli affreschi del 1300, sono in programma alle 17.30. Quindi la processione si snoderà dalla fortezza, oggi presidio culturale, nelle vie del centro storico per la benedizione degli Altarittos. I piccoli altari votivi, addobbati con fiori e preziosi merletti, di Filet di Bosa in particolare, sono realizzati da grandi e bambini per celebrare la Madonna di Regnos Altos in ogni angolo del quartiere medievale. Quindi ci sarà l’arrivo in Cattedrale, dove domani è prevista la messa sociale alle 9.30. Dalle 17.30 dal tempio sulla riva destra del Temo si snoderà nuovamente la processione dell’effige della Madonna col Bambino, questa volta verso il castello, dove, nella piazza d’armi, sarà celebrata la messa solenne e il rito della Consacrazione della città alla Madonna di Regnos Altos, che concluderà le celebrazioni religiose.

In serata, in piazza Monumento, il concerto di Maria Giovanna Cherchi segnerà invece l’arrivederci musicale in allegria al prossimo anno. Per una festa che, dagli anni Settanta del secolo scorso, assume anche un particolare significato. Il popolo che abitava Sa Costa infatti lasciò il quartiere, a causa delle difficili condizioni di vita nelle antiche case millenarie, per andare ad abitare nelle nuove costruzioni del rione Caria. Ma il legame con le antiche strade di Sa Costa non si è mai spezzato del tutto e nella notte tra oggi e domenica in molti torneranno ad abitare per qualche ora le case, festeggiando insieme a parenti e amici tra le vie in acciottolato Nostra Signora di Regnos Altos, con sulla mensa i piatti “poveri” ma gustosi della cucina locale e l’ottimo vino, in testa la Malvasia di Bosa, prodotto dalle pregiate uve dell’antico vitigno Malvasia coltivato nell’agro della città del Temo.

È così che la festa religiosa e le iniziative laiche si uniscono ricreando anche quel senso di unità di uno dei luoghi più affascinanti dell’isola.

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