La Nuova Sardegna

Oristano

Pochi studenti per Mattarella

Pochi studenti per Mattarella

Protocollo rigido e invito tardivo, c’era solo una delegazione del liceo di Ghilarza

04 ottobre 2017
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GHILARZA. La visita del Capo dello Stato sarebbe stata la circostanza più adatta per lanciare dal paese d’elezione di Antonio Gramsci un appello a favore dell’insegnamento nelle scuole dell’intellettuale sardo più letto al mondo.

Invece, per gli studenti del liceo locale la prima volta di Mattarella nell’isola in veste di presidente della Repubblica ha rappresentato un’occasione perduta.

Per loro solo un invito generico – e ritenuto tardivo- a presenziare all’incontro previsto all’auditorium, cui ha effettivamente partecipato una delegazione di allievi. Nessun invito ufficiale è stato rivolto, malgrado un'esplicita richiesta, alle classi che nell’anno gramsciano avevano lavorato a un progetto sull’intellettuale sardo. Ufficialmente a causa dei rigidi protocolli che regolano qualunque spostamento della più alta carica dello Stato e che vengono definiti con largo anticipo. Ma le giustificazioni fornite dalla Fondazione Casa Museo Gramsci non hanno trovato interlocutori condiscendenti. Non dopo il percorso intrapreso dal liceo per promuovere lo studio del Gramsci critico letterario e filosofo nelle scuole, un progetto ispirato dalla Nota dantesca sul decimo Canto scritta in carcere e nato dalla spinta propulsiva del Comitato Antonio Gramsci Ghilarza. A settembre il comitato aveva contattato il presidente della Fondazione Giorgio Macciotta proponendo d’invitare gli studenti coinvolti in quell’ esperienza, ma la risposta ha raggelato gli animi.

«Mi è stato detto che non era più possibile modificare il protocollo ma che ci sarebbe stata occasione di riparlarne nell’impostazione del programma 2018 della Fondazione “nel quadro di un protocollo d'intesa con il Ministero competente”. Non mi risulta che si debba fare altrettanto per Manzoni o Foscolo», ha protestato il portavoce del comitato, Franco Atzori. Che ha rimarcato: «Gramsci deve entrare nelle scuole dalla porta principale. Non è esclusiva di un partito, ma patrimonio di tutti e la visita di Mattarella sarebbe stata l’occasione giusta per mandare un messaggio alla politica nazionale»

Maria Antonietta Cossu

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