La Nuova Sardegna

Oristano

interrogazione di Progetto Comune 

Cabras, strutture sportive «Disfatta su tutti i campi»

Cabras, strutture sportive «Disfatta su tutti i campi»

CABRAS. Cronaca di un disastro più volte annunciato. Il 2017 è una data nera per gli impianti sportivi in stato di degrado avanzato che finiscono al centro di un’interrogazione del gruppo politico...

12 novembre 2017
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CABRAS. Cronaca di un disastro più volte annunciato. Il 2017 è una data nera per gli impianti sportivi in stato di degrado avanzato che finiscono al centro di un’interrogazione del gruppo politico Progetto Comune. A firmarla sono i consiglieri Andrea Abis, Carlo Carta, Efisio Trincas e Valeria Manca che segnalano ancora una volta la situazione disastrosa in cui versa l’edilizia sportiva del Comune lagunare tra gestioni fantasma e strutture che col tempo subiscono un livello di degrado che non si può più ignorare. L’alternativa appare chiara: o si interviene o gli impianti diventeranno inutilizzabili e ci vorranno molti soldi per rimetterli in sesto.

Il quadro è piuttosto desolante con le strutture che, per prima cosa, non possiedono tutte le certificazioni di agibilità. Poi si entra nel dettaglio partendo dal campo da calcio di via Tharros privo di gestione, male comune anche per il palazzetto che però si trova alle prese pure con problemi messi in risalto dalle ultime piogge che hanno mostrato ancora una volta come la copertura sia una sorta di colabrodo. L’acqua cade sul campo da gioco che lentamente va deteriorandosi e ciò succede in un quadro assai poco confortante, dove i vetri dei finestroni sono stati sostituiti in parecchi casi da pezzi di cartone. I campi da tennis attendono l’assegnazione alla Mediterranea. Nel frattempo vivono nel limbo in stato di semi abbandono. C’è poi via Kolbe, dove la recinzione è ormai fatiscente e ancora il campo da calcio di Solanas dove al problema della tenuta delle recinzioni si aggiunge quello altrettanto pressante delle condizioni del terreno da gioco. Poi l’interrogazione volge lo sguardo sugli impianti collegati alle strutture scolastiche, su tutti l’emblematico caso della scuola primaria di via Battisti senza palestra e senza struttura alternativa.

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