La Nuova Sardegna

Oristano

Una casa della cultura con 120mila euro

Una casa della cultura con 120mila euro

Seneghe arriva al quinto posto del bando regionale Domos de sa cultura e sistemerà la Casa Addis

30 novembre 2017
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SENEGHE. Sono in arrivo dalla Regione 120 mila euro per la realizzazione di “Sa Domo de sa cultura”. «Non è che la gente la cultura se la mangia», disse sette anni fa, provocando scalpore, l’ex ministro del Tesoro Giulio Tremonti al suo collega di partito (Forza Italia) e di governo (Cultura) Sandro Bondi, commentando l’incipiente crisi.

La cultura, quella vera però, non solo può dare da mangiare ma, di questi tempi, è una necessità prioritaria.

Gli amministratori comunali seneghesi, con il vice sindaco, nonché assessore alla cultura, Sandra Mancosu, nell’importanza delle attività culturali, intese come veicolo di promozione sociale per la comunità, ci credono fermamente, sui buoni progetti investono e i risultati arrivano. La partecipazione al bando Regionale Domos de sa cultura, previsto dal Por, si è piazzato alla quinta posizione tra quelli finanziati. Il finanziamento sarà impiegato per il riuso di un’antica casa padronale, Casa Addis, che diventerà “Domo de sa cultura”.

Il bando regionale era finalizzato a fornire sostegno finanziario a imprese operanti nelle attività culturali e creative, aventi come finalità lo sviluppo di prodotti e servizi atti a salvaguardare, valorizzare, diffondere e promuovere il patrimonio culturale immateriale della Sardegna in tutte le sue forme. Nel piccolo paese del Montiferru, noto per la bontà dei prodotti dell’agroalimentare e per la produzione di olio d’oliva, da 13 anni si tiene uno dei festival letterari sardi, “Cabudanne de sos poetas” Settembre dei poeti, dedicato alla poesia, più attesi e significativi. Un evento di alto valore culturale, capace di focalizzare sul paese l’attenzione dei media regionali, ma anche di quelli nazionali, per diversi giorni. Agli inizi di settembre, per tre giorni, poeti, musicisti, scrittori e attori, tutti di levatura internazionale, dai palchi allestiti nelle piazze del centro storico propongono le loro opere e dialogano con il pubblico. Il progetto finanziato è stato presentato dall’associazione “Terra de Punt”, presieduta dal giornalista seneghese Salvatore Cubeddu (noto Tore), collaboratore storico dell’associazione “Perda sonadora” (organizzatore del Cabudanne de sos poetas). Cubeddu ha presentato un progetto ricco di contenuti e proposte, comprendenti servizi tecnologici all’avanguardia, incentrato sulla valorizzazione della poesia e la produzione letteraria sarda; tutti temi fortemente legati al festival letterario seneghese. Il progetto sarà operativo tre anni, eventualmente rinnovabili, e all’interno di Sa Domo de sa cultura realizzerà una biblioteca internazionale di poesia sarda.

Piero Marongiu

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