La Nuova Sardegna

Oristano

le vie della giostra 

Strade sbarrate, prime proteste

Strade sbarrate, prime proteste

Ritardi rispetto agli anni passati nella rimozione dei divieti

15 febbraio 2018
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ORISTANO. Riatrdi e malumori. Abituati benissimo negli ultimi cinque anni, ieri gli oristanesi hanno avuto un risveglio non esattamente da favola nel post Sartiglia. A differenza di quanto stava ormai accadendo costantemente grazie a un meccanismo di pulizia e rimozione degli ostacoli molto ben rodato nell’ultimo lustro, ieri la macchina che doveva regalare al centro città nuovamente un minimo di normalità si è messa in moto assai lentamente creando ulteriori e inattesi disagi. A questi vanno aggiunte diverse proteste partite dalle zone ingessate da diverse settimane per via dell’allestimento di tribune, transenne e percorsi sterrati.

Dell’amara sorpresa della pulizia alla moviola hanno fatto le spese soprattutto i commercianti di via Tirso e via Tharros, ma anche di via Figoli e piazza Roma con inevitabili ripercussioni su via Mazzini. E in via Duomo, via Contini, via Tharros e dintorni non è che si sia sorriso. Se in passato i blocchi e i divieti d’accesso venivano rimossi sin dalle sette del mattino del Mercoledì delle Ceneri, ieri gli operatori commerciali hanno dovuto fare i conti con le strade ancora sbarrate.

Non si passa. La circolazione è rimasta bloccata per tutta la mattinata nelle strade che portano a piazza Roma dove l’asfalto era ancora coperto dalla sabbia. In via Tharros invece erano ancora presenti molti chioschi del giorno prima. Meno spiegabile è il motivo per cui non si sia immediatamente proceduto, esattamente come si faceva negli ultimi anni, a rimuovere certi ostacoli e consentire almeno al traffico da via Tirso e da via Figoli di poter procedere verso piazza Roma lasciando poi una sola direzione obbligata.

Una tale strategia avrebbe permesso di far respirare un’area piuttosto ampia d’accesso al centro che invece ha subito un ritardo che ai commercianti non è piaciuto. Alcuni di essi come Pierluigi Pippia e Alessandro Obino, non hanno tardato a rimarcare il disservizio. E anche in via Tharros c’erano diversi musi lunghi. Ci si armi di pazienza, sperando che adesso arrivi la vera accelerata e che le pulizie siano degne di tal nome come quelle eseguite, non unico esempio, nel piazzale del tribunale ripulito a tempo di record dagli operatori, dopo il bivacco senza regole durato tre giorni da parte di un esercito di giovanissimi.

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