La Nuova Sardegna

Oristano

«Dialisi, pronti a manifestare»

di Alessandro Farina
«Dialisi, pronti a manifestare»

Bosa, il sindaco scrive per la terza volta alla Regione per pretendere l’apertura del centro

17 maggio 2018
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BOSA. Sul centro dialisi il Comune torna alla carica, e questa volta mette nel conto anche l’indizione di manifestazioni popolari per sollecitare la Assl al rispetto degli accordi.

«Ho detto che avrei preso a cuore la questione e, ancora una volta, dopo le continue drammatiche richieste dagli utenti della nostra città e del territorio, ho inviato una sollecitazione scritta ai vertici politici e sanitari dell’isola perchè il servizio Dialisi apra subito i battenti». Il sindaco Mastino per la terza volta interviene sulla mancata apertura del centro dialisi nel nosocomio del Temo sollecitando l’assessore regionale alla sanità Luigi Arru, al direttore dell’Ats Fulvio Moirano, a quello della Assl Mariano Meloni.

«È grave la situazione di disagio dei nefropatici del territorio, costretti ad affrontare, in condizioni di salute precaria, lunghi ed estenuanti viaggi», scrive il sindaco. «Solo l’altro ieri un paziente mi ha raccontato il suo caso, in particolare le difficoltà sempre più grandi nell’affrontare il viaggio per poter effettuare la dialisi in una struttura dell’isola. Ma da tempo sono continue le sollecitazioni da parte di cittadini della Planargia, del Montiferru, del Meilogu», racconta Luigi Mastino.

Queste richieste da anni attendono una risposta, tanto più dopo la presentazione alla stampa a fine 2016 dei rinnovati locali che dovrebbero ospitare posti letto e attrezzature, nella palazzina a due passi dal plesso dell’ospedale A.G. Mastino.

Quei locali, che dovevano essere attivati da più di un anno, servivano a ridurre i disagi sia per gli abitanti del territorio che per i turisti eventualmente affetti da patologie renali, che non possono scegliere il bosano come meta delle loro vacanze proprio per l’assenza di un servizio di dialisi radicato e stabile tutto l’anno nel territorio.

Ancora una volta Mastino chiede, esplicitamente e formalmente «a nome dei nefropatici, dei loro familiari e di tutta la comunità locale, che i vertici politici e amministrativi della sanità vogliano affrontare, con la necessaria tempestività ed in maniera risolutiva, questo grave problema».

La lettera sembra testimoniare la fine della pazienza da parte del primo cittadino. «Vogliamo solo conoscere le ragioni che ancora oggi, dopo tante rassicurazioni, non hanno reso possibile l’avvio del servizio, così da poterci attivare presso le sedi competenti perché eventuali criticità vengano superate e quindi finalmente la dialisi, in tempi certi, apra finalmente battenti. Non si può aspettare oltre, a meno di non voler affrontare una dimostrazione di piazza. Che sono pronto ad organizzare se questo fosse necessario», conclude Mastino.

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