La Nuova Sardegna

BAULADU. Sono terminati i lavori, costati 75mila euro, per la riqualificazione della strada che collega il centro abitato bauladese con la Chiesetta campestre intitolata a Santa Vittoria. Grazie a quei lavori, che hanno ricompreso l’acquisizione e l’adeguamento del cammino storico utilizzato dai devoti per recarsi al santuario, ora è il sentiero, lungo poco meno di 350 metri, è facilmente percorribile. Il progetto prevedeva la regolarizzazione del fondo con materiale misto di cava (basalto) e di recupero dagli scavi di sbancamento, la delimitazione della carreggiata su entrambi i lati con muratura in pietra a secco e la piantumazione di essenze autoctone. È stata inoltre predisposta l'infrastruttura per il collegamento (previsto entro l’anno) di un impianto di illuminazione “segnapasso” e di valorizzazione della facciata della chiesa, edificata nel 1347, con predisposizione del cavidotto che consentirà l’illuminazione del sentiero, che potrà essere percorso soltanto a piedi, in bicicletta o a cavallo. I lavori sono stati progettati dal geometra Stefano Atzori e realizzati da una ditta abbasantese. Italo Ortu, nel suo libro, intitolato “Sa novena de Santa ‘Itoria”, la novena di Santa Vittoria, scrive che l’edificazione del santuario si deve a Mariano IV de Bas-Serra, padre della Giudicessa Eleonora e che, oltre ad essere un importante luogo di culto, in tempi di malattie contagiose, veniva utilizzato anche come spazio per la cura e l’isolamento dei malati. Questa funzione venne svolta nel 1667, quando un’epidemia di peste bubbonica colpì l’Oristanese. Nei secoli la chiesa subì diversi crolli, ma i bauladesi, devotissimi alla santa martirizzata nel 253 perché rifiutò di adorare una statuetta della dea Diana, la ricostruirono.(pm)