La Nuova Sardegna

Oristano

La città dei ponteggi e delle transenne

La città dei ponteggi e delle transenne

Nel capoluogo aree pubbliche delimitate da lungo tempo per lavori non compiuti

21 ottobre 2018
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ORISTANO. Le vie ferrate oristanesi. In questo caso, le strade in questione, non sono i percorsi artificiali, attrezzati di strutture metalliche, realizzati su pareti rocciose per permettere l'arrampicata ad escursionisti e amatori. Si tratta invece di vie cittadine che tutti conosciamo, come via Cagliari, via Tirso, via Lombardia, via De Castro, galleria Omodeo, via Canepa solo per citarne alcune, da mesi “ferrate” da ponteggi e transenne, a segnalare crolli, cedimenti e lavori in corso o da effettuare. Una situazione, a parole, normale, dato che ponteggi, allestiti da privati su concessione comunale, e le transenne, posizionate dal settore Lavori pubblici per delimitare perimetri altrimenti pericolosi per la sicurezza pubblica, sono la normale strumentazione da usare nei percorsi cittadini a tutela del pubblico. Ma se si cammina per Oristano, dalle parole ci si imbatte nei fatti, che risuonano di metallo e che, tra ponteggi e transennamenti, iniziano a diventare un numero notevole, superiore a qualche decina. Riscrivendo in maniera immaginaria la cartina topografica di Oristano certamente, oltre a piazze monumenti, si potrebbero riportare le vie caratterizzate da attrezzature metalliche apposte da chissà quanto tempo a tutela della sicurezza dei passanti. Il viaggio nelle strade ferrate della città potrebbe iniziare da via Cagliari, sotto i palazzi Saia. Quelli che un tempo erano una vetrina immobiliare e commerciale, ormai da anni sono in disfacimento, e da altrettanti mesi sono un cantiere a cielo aperto. Ponteggi, griglie, percorsi transennati, e calcinacci che cadono, estate e inverno, sui pavimenti del porticato. Poco più avanti, sempre in via Cagliari, vicino al tribunale, è sorto un altro ponteggio, per permettere i lavori i rifacimento della facciata di un palazzo. Nella più centrale via De Castro sono mesi che una serie di transenne delimitano il pericolo di crollo di un edificio privato da tempo disabitato, un pericolo per cui ancora non è stato posto rimedio. In via Tirso, angolo via Lombardia, dove vi è tutt’ora un divieto di sosta e di passaggio pedonale su di un lato della strada, è di qualche mese fa l'intervento dei Vigili del fuoco per mettere in sicurezza dei cornicioni pericolanti, in attesa dei lavori di sistemazione. Qualche passo più in giù, in via Tirso, sotto la galleria Omodeo e lungo il porticato che da su via Canepa, il cammino per i passanti è un continuo di buche e transenne. Dei lavori di sistemazione più urgenti sulle mattonelle di vetro mattone a pavimento, ipotizzati dal Comune subito dopo ferragosto, al momento neanche l'ombra.

Eleonora Caddeo

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