La Nuova Sardegna

Oristano

Fantino caduto a Sedilo ancora in coma indotto

di Maria Antonietta Cossu
Fantino caduto a Sedilo ancora in coma indotto

Nicola Dessì tenuto prudentemente sedato dai medici di Sassari sino a domani Sollievo in paese. L’incidente ha rischiato di rovinare il terzo palio del Guilcer

15 ottobre 2019
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SEDILO. Sarà tenuto in coma farmacologico per altri due giorni Nicola Dessì, il fantino di Abbasanta che è caduto da cavallo nel Palio del Guilcier disputato domenica. Il trentaseienne è ricoverato all'ospedale civile di Sassari, dove sarà tenuto sotto osservazione fino a quando non sarà definitivamente scongiurato il pericolo che si formino ematomi in testa, dove ha ricevuto il colpo in seguito all'impatto con il terreno, o che insorgano complicazioni di altra natura. Le notizie incoraggianti sulle condizioni stabili del giovane cavaliere sono state accolte con sollievo dall’amministrazione di Sedilo, regista di Zenias de atonzu, l'evento dedicato alla cultura, alla gastronomia e alle tradizioni locali che ha proprio nella competizione ippica uno dei punti di forza. «Le condizioni di Nicola Dessì sembrano essere in via di miglioramento e questo ci ha rasserenati», ha commentato il sindaco Salvatore Pes prima di fare un bilancio della rassegna che ha portato a maturare l'idea di creare un marchio identificativo del patrimonio materiale e immateriale del paese. «C'è stata una buona affluenza. Il palio, inoltre, ci dimostra che il cavallo può essere l'arma vincente per Sedilo», ha rimarcato Pes dettando i tempi per il raggiungimento del prossimo obiettivo. «A fine mese dovremo fare il salto di qualità creando un marchio che richiami tutte le peculiarità del nostro territorio, non solo l'enogastronomia e l'artigianato, ma anche la cultura e le tradizioni». Fra queste particolare risalto viene dato all'allevamento del cavallo e alle manifestazioni ippiche. L'ultima nata è proprio il palio del Guilcier, che alla terza edizione ha visto la partecipazione di undici binomi dell'Alto Oristanese e di altre province. La tradizione equestre è stata anche il filo conduttore del convegno d'apertura della due giorni di esposizioni che ha dato visibilità ai formaggi, ai dolci, al miele, alle olive da tavola, alle carni, al pane, al tessile e a tutto l'artigianato artistico locale. Nella conferenza si è parlato del rapporto tra Sedilo e Siena, dove si sono imposti molti esemplari provenienti dalle scuderie sedilesi. «Ci sono tanti incroci tra le due realtà – ha sottolineato Salvatore Pes – Sedilo ha dato molto a Siena sia in termini di fantini che di cavalli, e non dimentichiamo cos'ha significato il grande flusso migratorio degli anni Sessanta dei nostri pastori verso la Toscana». Questo legame sfocerà in un gemellaggio con il Comune senese «Insieme al quale – ha concluso il sindaco – cercheremo di intervenire a livello ministeriale sul tema della sicurezza nelle manifestazioni storiche e religiose».

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