La Nuova Sardegna

Oristano

Comune a caccia dei morosi del 2014: pagate subito la Tari

di Davide Pinna
Comune a caccia dei morosi del 2014: pagate subito la Tari

Sono circa duemila i cittadini che hanno maturato il debito L’amministrazione conta di recuperare circa 900mila euro

14 novembre 2019
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ORISTANO. Ancora meno di due mesi e quei soldi non sarebbero più potuti essere richiesti: i duemila oristanesi che, nel 2014, non hanno pagato al Comune la tassa sui rifiuti avrebbero potuto dormire sonni tranquilli perché il loro debito verso l’amministrazione sarebbe stato prescritto. Fra loro c’è sicuramente qualcuno che neanche si ricorderà di non aver pagato la TARI di cinque anni fa, ma la memoria non manca al Comune, che nei prossimi giorni invierà ai morosi più di duemila atti di accertamento, puntando al recupero di una cifra che dovrebbe ammontare a circa 900mila euro.

Una vera e propria pioggia di lettere che occuperanno, in poco tempo, le cassette di chi, per furbizia o per difficoltà economiche o per sbadataggine, nel 2014 non ha pagato quanto dovuto per la tassa sui rifiuti. «Non ci sono casi straordinari di grandi evasori – spiega l'assessore al Bilancio e vicesindaco, Massimiliano Sanna –, ma ogni accertamento riguarda somme relativamente piccole, collegabili a utenze di tutti i tipi, che però, messe tutte insieme, rappresentano un importante ammanco per il bilancio dell’amministrazione comunale».

Gli avvisi di accertamento, oltre che utili a evitare l’intervento della prescrizione, sono la trasposizione, in termini burocratici, del vecchio proverbio «Uomo avvisato, mezzo salvato». Infatti, non presuppongono ancora alcuna sanzione né la cosa più temuta ossia l'avvio delle azioni esecutive sui beni del moroso. «Grazie alle modifiche al regolamento sull’imposta Unica Comunale approvate dal consiglio comunale – spiega Sanna –, è possibile regolarizzare i mancati versamenti avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso anche per i tributi non pagati nei cinque anni precedenti».

Ovviamente l’operazione non sarà indolore, ma il moroso ravveduto potrà accedere a forti sconti nel pagamento della sanzione. «Speriamo che molti cittadini scelgano la strada del ravvedimento operoso. La sanzione piena ammonta al 30% della somma dovuta, chi pagherà dopo aver ricevuto l’avviso pagherà solo un sesto della multa originaria e potrà anche rateizzare il pagamento», spiega ancora l’assessore Sanna. Insomma, dal Comune arriva il consiglio di mettersi in regola il prima possibile: «È un invito che rientra nell’interesse degli stessi cittadini. Le procedure stanno andando avanti celermente e il prossimo passo è quello del ruolo coattivo».

Traducendo in parole più semplici, per chi non si ravvederà, sono quasi pronte le cartelle esattoriali con tutto ciò che ne consegue, ossia l’avvio delle procedure per l’esecuzione forzata. Queste partiranno dopo la scadenza del termine stabilito nell’avviso di accertamento. Il Comune si è già preparato, affidando nei mesi scorsi all’agenzia di recupero crediti torinese, Assist, il servizio di supporto agli uffici per la riscossione dei tributi non pagati. Oltre a ciò il Comune ha un contratto anche con l’Agenzia delle Entrate e si è anche attrezzato, nominando un proprio dipendente, per procedere alla riscossione in proprio. «L’ufficio tributi di via Garibaldi – ricordano dal Comune – è sempre disponibile ad assistere i cittadini che vogliano mettersi in regola con il pagamento dei tributi».

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