La Nuova Sardegna

Oristano

La battaglia di via Lepanto: scontro giunta-comitato

di Davide Pinna
La battaglia di via Lepanto: scontro giunta-comitato

Il no dei cittadini ai nuovi palazzi e il ricorso al Tar: interviene l’assessore Sedda Sindaco contrario in campagna elettorale, poi ha rivalutato il progetto

04 dicembre 2019
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ORISTANO. La questione, fino a oggi, era stata liquidata come meramente tecnica. «Il progetto di housing sociale di via Lepanto – aveva spiegato in estate il sindaco Lutzu – non prevede alcuna variazione al Puc quindi la sua approvazione è di competenza degli uffici e la politica non può metterci bocca». Ora, con il ricorso al Tar presentato da quattro privati e dal comitato dei contrari alla concessione edilizia rilasciata dall’Ufficio tecnico per i palazzoni di via Lepanto, torna ad avere un peso la volontà delle forze che compongono la maggioranza comunale. Nei prossimi giorni, infatti, il Comune dovrà decidere se costituirsi come resistente nel procedimento e la decisione è tutta politica, perché sarà effettuata dalla giunta.

Per l’assessore all’Urbanistica, il sardista Gianfranco Sedda, non ci sono molti dubbi: «Il Comune resisterà contro il ricorso. Il progetto fa parte del programma di Oristano Est e ha una forte valenza sociale, economica e urbanistica». Pezzi significativi della maggioranza, in primis il sindaco Lutzu, in campagna elettorale si erano però detti fortemente contrari al progetto. «È vero – spiega Sedda –, ma in seguito è stato analizzato il problema e si è capito che il progetto andava sostenuto». L’assessore, entrato in carica a fine novembre 2018, assicura che dal momento della sua nomina non si sono mai manifestate perplessità sul progetto voluto dalla scorsa amministrazione comunale. Le contestazioni dei ricorrenti riguardano principalmente la questione dell’altezza massima consentita dal Puc nell’area di Su Brugu: i quasi 19 metri previsti per i palazzi sarebbero troppi.

«Non ho ancora letto il ricorso – spiega Sedda –, ma non credo esista il problema dell’altezza. Il limite di 15 metri era previsto in una maxi-variante al piano urbanistico realizzata dalla giunta Tendas, ma queste varianti scadono se non vengono attuate e quella in questione è scaduta a febbraio di quest’anno». Il limite così sarebbe tornato a 20 metri, ma è proprio su questo punto che verterà la decisione dei giudici. Sedda insiste sulla perfetta aderenza al Puc del progetto: «La ditta avrebbe preferito monetizzare i parcheggi, ma la deroga non è stata concessa così dovranno cedere il 40% dell’area come stabilito dal piano urbanistico. Per questo il progetto è stato valutato esclusivamente dagli uffici». Sostegno corposo, dunque, da parte dell’assessore all’urbanistica, ma non è detto che la linea sarà condivisa da tutta la maggioranza. Sul caso analogo dell’housing sociale di San Nicola i sardisti, favorevoli, avevano dovuto accettare la scelta di Lutzu di non dare seguito alla proposta. Ora potrebbero far valere quella rinuncia.

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