La Nuova Sardegna

Oristano

«Sbloccate le autorizzazioni»

di Michela Cuccu
«Sbloccate le autorizzazioni»

I deputati oristanesi dei 5 Stelle chiedono un intervento risolutivo al ministro della Salute

27 febbraio 2020
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ORISTANO. «Sbloccate le autorizzazioni e consentite che anche al San Martino di garantiscano i farmaci innovativi contro i tumori».

Approda in Parlamento il caso dell’Oncoematologia di Oristano che da otto anni può curare i pazienti ma non prescrivere nè tantomeno somministrare i farmaci innovativi contro i tumori.

I deputati alla Camera del Movimento 5 Stelle eletti ne lterritorio Lucia Scanu e Luciano Cadeddu, hanno infatti presentato una interrogazione al ministro della Salute su una vicenda non certo nuovo ma che nei giorni scorsi, è tornata in primo piano per la storia di una paziente che si è vista rifiutare la somministrazione di un farmaco.

«Tutto nasce dalla richiesta fatta nel 2016 dalla Asl di Oristano volta ad ottenere l'inserimento dell’OncoEmatologia del San Martino fra i Centri prescrittori dei cosiddetti farmaci innovativi», spiegano in una nota congiunta i parlamentari Scanu e Cadeddu e il consigliere regionale Alessandro Solinas che aveva già segnalato il problema al Ministero.

«Si tratta di prodotti farmaceutici essenziali per il trattamento e la cura delle patologie oncoematologiche – prosegue la nota – tra cui le più diffuse come ad esempio il mieloma multiplo, possono essere oggetto di terapie veramente efficaci solo con la somministrazione di farmaci di nuova concezione come il Daratumubab, che riduce il rischio di progressione della patologia o morte dell’87 per cento».

I parlamentari ricostruiscono una vicenda diventata di pubblico dominio a seguito della protesta di una paziente di 77 anni che, costretta a rivolgersi all’ospedale di Nuoro, ha deciso di non sottoporsi più alla chemioterapia.

«Purtroppo il Direttore competente dell’assessorato regionale della Sanità non ha mai dato l'autorizzazione, in quanto, a suo parere, tale struttura non risultava formalmente autorizzata».

Il tutto nonostante la struttura « grazie ad uno staff qualificato ha arginato il fenomeno dei viaggi della speranza di pazienti che erano costretti a percorrere centinaia di chilometri per poter accedere ad una diagnosi o a praticare le cure specifiche», si legge ancora nella nota.

«Lo sblocco autorizzativo alla prescrizione dei farmaci innovativi costituirebbe quindi una svolta per i pazienti oncoematologici di tutta la provincia di Oristano e zone limitrofe». Infine un richiamo diretto alle istituzioni.

«Non possono fare finta che questa struttura non sia abilitata negandole il suo ruolo e mettendo a rischio la salute dei pazienti affetti da queste gravi patologie – concludono Scanu, Cadeddu e Solinas – nessuna strada resterà intentata per garantire ai pazienti oncoematologici della provincia di Oristano il loro diritto di essere curati senza essere costretti ai viaggi della speranza».

Sul versante giudiziario però c’è da registrare una battuta d’arresto del procedimentoi chiesto dalle associazioni dei consumatori che hanno chiesto al tribunale di annullare il divieto. Il giudice civile sul cui tavolo era finita la pratica si è dichiarato incompetente rimandando il fascicolo al giudice del lavoro. Spetterà adesso al presidente del tribunale di Oristano scegliere a chi assegnare il fascicolo, per far ripartire la procedura.

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