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Oristano

solidarietÀ alimentare 

Fondi dal governo al Comune: 7mila euro vanno al volontariato

Fondi dal governo al Comune: 7mila euro vanno al volontariato

ORISTANO. La macchina operativa per la solidarietà alimentare si sta mette moto in vari ambiti. Le associazioni di volontariato stavano già facendo la loro parte, grazie soprattutto ai contributi di...

01 aprile 2020
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ORISTANO. La macchina operativa per la solidarietà alimentare si sta mette moto in vari ambiti. Le associazioni di volontariato stavano già facendo la loro parte, grazie soprattutto ai contributi di donatori privati, ai quali si aggiungono ora 7mila euro stanziati dalla giunta comunale attingendo ai fondi erogati dalla Protezione civile per gli aiuti ai cittadini in difficoltà. Lo scopo, spiegano dal Comune, è quello di consentire alle associazioni di volontariato l’immediato approvvigionamento di beni di prima necessità e generi alimentari da distribuire ai cittadini in condizioni di disagio economico, nell’attesa di attivare i buoni spesa che saranno consegnati prioritariamente ai coloro che non percepiscono al momento alcuna forma di sussidio.

«Il lavoro delle associazioni di volontariato – spiega il sindaco Andrea Lutzu – è indispensabile in questo momento. La collaborazione avviata nelle scorse settimane ora viene implementata con questo contributo straordinario. Lo Stato e il Comune ci sono, nessuno si deve sentire abbandonato».

La consegna diretta da parte dei volontari non sarà, comunque, la principale modalità di intervento dell’ente locale. «I buoni spesa saranno disponibili fra pochi giorni – spiegano l’assessora ai Servizi sociali Carmen Murru e il vicesindaco Massimiliano Sanna –. Stiamo individuando la platea dei destinatari e degli esercizi commerciali dove potranno essere utilizzati».

Proprio nell’attesa di completare queste procedure burocratiche, si è reso necessario il potenziamento dell’assistenza volontaria. «Il blocco delle attività produttive – osservano ancora Sanna e Murru – sta creando molta sofferenza. Mentre attiviamo i buoni spesa, non possiamo che affidarci al mondo del volontariato sociale. Alcune di queste associazioni sono attive tutto l’anno con l’assistenza alimentare di base».

Davide Pinna

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