La Nuova Sardegna

Oristano

Il lago diventa una risorsa, un contratto per l’Omodeo

di Maria Antonietta Cossu
Il lago diventa una risorsa, un contratto per l’Omodeo

Le unioni dei Comuni di Guilcier e Barigadu presentano il loro programma «Dieci milioni per la riqualificazione ambientale e lo sfruttamento delle acque»

05 aprile 2020
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BUSACHI. La rigenerazione ambientale del lago Omodeo e del territorio circostante e lo sviluppo economico legato allo sfruttamento delle acque interne valgono dieci milioni di euro. È l’investimento stimato dalle amministrazioni locali per la bonifica e la valorizzazione del bacino artificiale previste nel contratto di lago che le Unioni del Guilcier e del Barigadu sottoscriveranno con la Regione. L’accordo preliminare ha già fruttato uno stanziamento di mezzo milione di euro per finanziare uno studio di fattibilità sul risanamento, ma in vista della prossima finanziaria i Comuni chiedono un impegno di capitale coerente con la portata degli interventi strutturali di cui l’Alto Oristanese ha bisogno.

Due giorni fa i due enti territoriali hanno approvato la delibera contenente le istanze rivolte alla giunta sarda e ai capigruppo in consiglio regionale e contestualmente hanno trasmesso un ordine del giorno al sindaco del capoluogo e al commissario della Provincia per estendere all’area del golfo di Oristano il programma di sviluppo che si intende portare avanti nel versante interno. La proposta nasce dall’inserimento dell’affluente principale dell’Omodeo, ovvero il Tirso, nel piano d’azione che sarà elaborato contestualmente alle valutazioni ambientali e dal fatto che, sfociando nella costa occidentale, il fiume funga da cerniera e da comune fattore ambientale e di sviluppo delle due aree geografiche.

Il ruolino di marcia lo dettano le due Unioni dei Comuni. «Prima di tutto dovremo pensare alla bonifica, a rimuovere i corpi estranei sommersi dall’invaso ma anche alla messa a norma dei depuratori e degli scarichi che confluiscono nel lago e nel fiume, da dove nasce fino alla foce – dice il presidente dell’Unione del Barigadu, Giovanni Orrù –. Poi bisognerà pensare alle infrastrutture e ai servizi necessari per l’accesso e l’utilizzo della risorsa idrica».

La partita non riguarda le sole comunità locali. «Il lago Omodeo è un bene di tutta la Sardegna. I nostri territori, che tanto hanno sacrificato occupando sui loro terreni il bacino, chiedono che questa risorsa determini un processo di valorizzazione e di sviluppo per tutti», sottolinea il sindaco di Sorradile, Pietro Arca. Le azioni di intervento immaginate in questa primissima fase sono il turismo rurale, culturale e religioso, la forestazione, la ricettività diffusa e gli sport nautici. Azioni con cui tutta la zona spera di impossessarsi nuovamente di politiche di rilancio economico.

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