La Nuova Sardegna

Oristano

L’Ardia è appesa a un filo, domenica niente annuncio

di Maria Antonietta Cossu
L’Ardia è appesa a un filo, domenica niente annuncio

Sedilo, il parroco potrebbe non svelare a Pasqua i nomi delle pandele Manifestazione a rischio: tempi stretti anche se passasse l’emergenza

09 aprile 2020
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SEDILO. Il giorno dell’investitura ufficiale delle pandele è alle porte, ma sullo svolgimento dell’Ardia permangono molti dubbi. Ogni valutazione è probabilmente rimandata a maggio, considerato lo spartiacque temporale fra una situazione di blocco quasi totale e l’inizio di un graduale allentamento delle misure restrittive su popolazione e sistema economico.

Il clima di incertezza potrebbe avere un effetto immediato sul protocollo che attiene alla proclamazione dei capicorsa dell’Ardia a cavallo e a piedi. Quest’anno l’annuncio atteso per il giorno di Pasqua potrebbe saltare. Il parroco ammette di avere delle riserve. «Sto riflettendo sull’eventualità di rinviarlo, ma non ho preso alcuna decisione. Nel caso non dovessi ufficializzare le nomine domenica, lo farò quando sarà più chiaro il quadro della situazione – precisa don Battista Mongili –. Ora non si intravede molta luce, dunque non si può parlare in prospettiva. Possiamo solo attendere e sperare che la festa di San Costantino abbia luogo. Significherebbe aver superato il momento drammatico che tutti stiamo vivendo».

Anche nell’ipotesi in cui la circolazione del virus si interrompesse prima di luglio, sullo svolgimento della manifestazione peserebbero due incognite: i divieti di assembramento previsti anche nella fase post-emergenza e i tempi di preparazione. «Ogni discorso oggi è prematuro, dovremo aspettare almeno fino a maggio – dichiara il sindaco Salvatore Pes –. Se le disposizioni cambiassero, ci sarebbe ancora modo di organizzare l’evento. Se si potesse svolgere anche solo in una dimensione più intima ci adegueremmo, per i sedilesi conta onorare il santo e soprattutto significherebbe aver sconfitto l’epidemia». Anche nell’ipotesi di una remissione totale, il tempo non gioca a favore della kermesse, come fa intendere il presidente dell’associazione Santu Antinu. «Con i presupposti che ci sono adesso, difficilmente si potrà correre. Per sperarlo bisognerebbe che le condizioni cambiassero subito, entro aprile», afferma Franco Putzulu rilevando: «L’organizzazione comporta un impegno enorme. Ci sono aspetti che richiedono mesi di lavoro. La sola stipula delle polizze assicurative ci assorbe moltissimo, per non parlare della manutenzione della pista e del sagrato. L’anno scorso ad aprile stavamo lavorando da un bel po’, oggi neppure ci possiamo riunire».

L’ipotesi di una festa ridimensionata non la scarta neppure il presidente: «Condizioni e norme permettendo, si potrebbe pensare a una forma di partecipazione più ristretta se non ci sarà permesso di farlo nelle modalità consuete – dice Putzulu –. Tuttavia, per quanto ci preoccupi il fatto che l’Ardia possa saltare, di fronte alla grave emergenza tutto passa in secondo piano».

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