La Nuova Sardegna

Oristano

Scintille tra Pd e sindaco, una crepa nella giunta

di Enrico Carta
Scintille tra Pd e sindaco, una crepa nella giunta

Cabras, il sindaco Abis alle prese con i malumori di parte della maggioranza Il segretario di circolo: «Manca la condivisione». La replica: «La porta è aperta»

05 maggio 2020
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CABRAS. Non che stia crollando il muro, ma qualche crepa nell’intonaco la si vede. Basterà un semplice ritocco o servirà un intervento più corposo? Oppure, ipotesi che peraltro appare remota, verrà giù l’intera costruzione? A quasi due anni dall’insediamento, l’amministrazione Abis avverte qualche scricchiolio. Da tempo la maggioranza ha perso una pedina ovvero la consigliera Maria Carla Sanna, sebbene non abbia mai rimesso le deleghe che le furono assegnate dal sindaco al momento della composizione della giunta.

Pur restando responsabile per le borgate e per l’Area marina protetta, la consigliera è un ramo spezzato della maggioranza anche se, finora, la sua opposizione non è stata aspra: alcune volte ha comunque votato a favore, ora non può farlo non foss’altro perché l’emergenza ha bloccato tutto e il consiglio comunale non viene convocato da tempo. Lo strappo però è datato e lo si era avuto l’anno scorso di questi tempi, quando ci fu il voto contrario della consigliera sull’istituzione della tassa di soggiorno. Da lì in poi, nessuno ha preso ago e filo per ricucire.

Da qualche settimana si è aperta una questione forse più delicata per il sindaco Andrea Abis, perché stavolta, sebbene sia coinvolta una sola consigliera, di mezzo c’è anche un partito. È il Pd, con la sua esponente Alessandra Lochi, ad aver sollevato più di una critica su alcune decisioni. Eppure il segretario cittadino del Partito Democratico, Salvatore Madau ci tiene a ribadire che la consigliera e il Pd sono ancora dentro la maggioranza. E allora dove sono i problemi? «Nel mancato coinvolgimento in vari processi decisionali e nella carenza o assenza di comunicazione», tanto è vero che la stessa Alessandra Lochi ha rinunciato da tempo alle deleghe agli eventi sportivi e culturali, fotocopia di quelle che avevano già gli assessori allo Sport e alla Cultura, mantenendo quella ai servizi bibliotecari. «Manca qualsiasi confronto sia col circolo che con la consigliera, come se al sindaco fosse passato di mente che il Pd l’ha sostenuto alle elezioni e può fornire un contributo importante per la vita amministrativa», spiega Salvatore Madau.

Non è però per le sole parole non dette dal sindaco che nasce la polemica, o meglio «la critica, perché il Pd è in maggioranza. Non si interpretino come un attacco politico le proposte e talvolta le contrapposizioni. Vogliamo essere costruttivi, ma senza coinvolgimento è impossibile – prosegue Madau –. Non ci è piaciuta, ad esempio, la gestione dell’emergenza dove il Comune è stato trasformato in una specie di sartoria e il sindaco è stato troppo accentratore. Interpreto diversamente la funzione dell’amministratore: è chiamato a programmare e non a sostituirsi a dipendenti o volontariato».

E il sindaco come la prende? Più o meno sportivamente. «La porta in Comune è sempre aperta – replica Andrea Abis –, quella per le polemiche no. Chi vuole davvero collaborare può tranquillamente fare proposte: io rispondo al telefono e in municipio accolgo tutti quotidianamente. Ora abbiamo qualche difficoltà in più, ma stiamo continuando a lavorare di squadra con chi della squadra vuole fare parte. Chi partecipa, entra a far parte del meccanismo con cui si valutano le proposte, chi non partecipa è chiaro che ne resta escluso». E a proposito del municipio trasformato in sartoria ha un pensiero diverso: «In situazioni del genere il sindaco è per legge anche il commissario di protezione civile. Abbiamo fornito una miriade di mascherine ai cabraresi in un momento in cui era impossibile trovarne in commercio oppure si trovavano solo a prezzi esorbitanti. Secondo me abbiamo messo in piedi una grande operazione di salute pubblica che magari è servita a salvare qualche vita o a evitare che il contagio si diffondesse».

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