La Nuova Sardegna

Oristano

Estorsione al prete, scena muta dal gip

di Michela Cuccu
Estorsione al prete, scena muta dal gip

Mariella Ore, unica indagata, per adesso resta in carcere Dagli atti emerge una conoscenza ventennale col parroco

14 maggio 2020
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ORISTANO. Ha scelto la linea del silenzio, Mariella Ore, la 54enne che avrebbe estorto quasi mezzo milione a un sacerdote 78enne della diocesi di Oristano. Ieri, nel carcere di Uta dove è rinchiusa da sabato scorso, con l'accusa di estorsione, tentata estorsione e truffa, la donna, assistita dall'avvocato Silvio Sanna, durante l'interrogatorio di garanzia, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Mariella Ore è finita in carcere a seguito di un'ordinanza di custodia cautelare emesso dal gip di Oristano al termine di una indagine durata mesi, che avrebbe fatto emergere una storia fatta di continue richieste di denaro infarcite da ricatti e minacce. Quasi scontato il ricorso del legale della donna al tribunale del riesame con la richiesta di scarcerazione o di una misura alternativa come la concessione degli arresti domiciliari, in quanto sarebbero venuti meno i rischi di reiterazione del reato o di alterazione delle prove. Attraverso le indagini condotte dai carabinieri coordinati dalla procura della Repubblica, è emerso che fra Mariella Ore e il parroco ci fosse una conoscenza quasi ventennale. Dal 2017 Mariella Ore avrebbe iniziato a ricevere i soldi dal prete e poi avrebbe continuato sino al gennaio scorso, quando ormai la denuncia era stata presentata e il gioco era chiaro anche ai carabinieri. Il sacerdote, che per far fronte alle continue richieste della donna diede fondo ai suoi risparmi, ma anche delle donazioni da parte di fedeli data la lunga carriera di parroco, tra l’altro, ora risulta essersi pesantemente indebitato con alcuni amici che gli avrebbero prestato i soldi per quella che lui riteneva un’opera di carità cristiana. Difficile capire come il religioso potrà onorare i suoi debiti a meno che si possa recuperare quella cifra dalla sua presunta ricattatrice. Dalle indagini sarebbe emersa una vicenda degna della sceneggiatura di un film: la donna racconta al prete che, tra soldi in banca, proprietà immobiliari e gioielli, ha un patrimonio di 4 milioni. C’è un problema: il marito da cui si sta separando è riuscito a impedirle di entrare in possesso di quelle ricchezze e servono soldi da versare in banca per sbloccare la situazione. All'inizio il sacerdote deve aver sospettato qualcosa. Non si fida: il racconto della donna è si ben architettato ma altrettanto incredibile. Solo quando lei gli assicura che spartirà con lui la metà dei beni, il prete dà la prima somma. E' l'inizio di una lunga catena di richieste di denaro, infarcita di ricatti e minacce.

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