La Nuova Sardegna

Oristano

Blue tongue, il blocco è costato 121mila euro

Blue tongue, il blocco è costato 121mila euro

Conto salato per le aziende dell’Oristanese. Coldiretti soddisfatta per la ripresa della movimentazione

09 giugno 2020
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ORISTANO. Gli allevatori della provincia hanno pagato pesantemente il blocco della movimentazione bovina e ovina verso la Penisola a causa della blue tongue. È infatti costato più di 121mila euro, per la movimentazione di 4.835 capi, effettuare l’esame da effettuare una settimana prima dell’imbarco. Per ogni capo si spendevano infatti 25,08 euro. Spese e procedure che incidevano e limitavano il settore bovino da carne e hanno portato fuori mercato la commercializzazione degli ovini.

È la Coldiretti a tirare le somme sul provvedimento, sbloccato nei giorni scorsi e che per 21 mesi ha costretto gli allevatori ad affrontare le spese dei test clinici per certificare che i loro capi non erano stati colpiti dalla malattia. Il blocco era stato attivato dopo la scoperta di un focolaio in un allevamento di Teulada che, all’inizio, aveva comportato l’estensione della zona di sorveglianza per un raggio di 150 chilometri. coinvolgendo così anche l’Oristanese.

Il prezzo pagato dagli allevatori del territorio è stato altissimo, considerata la presenza di diverse aziende zootecniche specializzate nella produzione di capi da carne, come ad esempio Arborea, nel Montiferru e nel Barigadu, zone di eccellenza per i bovini e gli innumerevoli allevamenti di ovini. «In moltissime occasioni la nostra organizzazione aveva chiesto lo sblocco in deroga della movimentazione, antecedente i due anni previsti dai protocolli sanitari. Si evidenziava la presenza di controlli e monitoraggi del sierotipo capillari e frequenti, tali da garantire un basso livello di rischio», spiega il presidente della Coldiretti di Oristano, Giovanni Murru, che aggiunge: «Dagli animali sentinella alle trappole per il rilevamento degli insetti vettori, i risultati sono stati sempre negativi. Dunque, non si capiva l’esigenza del permanere del blocco».

Nell’Oristanese il blocco delle movimentazioni stava creando enormi problemi per un settore che stava perdendo competitività in un mercato molto difficile come quello delle carni, soprattutto in considerazione della concorrenza interna al territorio italiano ma anche di quella estera. «Costi e mancate movimentazioni incidevano pesantemente nell’economia e nella programmazione delle aziende – conclude il direttore della Coldiretti provinciale, Emanuele Spanò –. Lo sblocco ha rappresentato una notizia importantissima».

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