La Nuova Sardegna

Oristano

Busachi, caccia ai profanatori del cimitero

Busachi, caccia ai profanatori del cimitero

I carabinieri del paese hanno circoscritto le indagini. Possibili conclusioni in tempi rapidi

30 giugno 2020
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BUSACHI. Gli autori del raid in cimitero potrebbero avere le ore contate. Secondo alcune indiscrezioni i carabinieri avrebbero raccolto elementi utili per risalire all'identità dei responsabili del grave atto di devastazione compiuto sabato tra le tombe a terra e i loculi della parte monumentale e della nuova ala della struttura prospiciente la statale 388, a poche centinaia di metri dal paese. Ieri l'amministrazione comunale ha presentato denuncia contro ignoti ma le forze dell'ordine erano già sul campo poco dopo la scoperta dell'incursione dei teppisti, che in totale dispregio dei morti si sono accaniti con tro le suppellettili delle lapidi rovesciando portaritratti, vasi e lumicini. In base alle ricognizioni fatte sarebbero state danneggiate una trentina di tombe, prese di mira a caso. Questo e altri particolari farebbero supporre il coinvolgimento di ragazzi, forse minori. Nelle parole del sindaco ancora ieri si avvertivano l'amarezza e la rabbia di un'intera comunità. «Speriamo venga fatta chiarezza il prima possibile e che chi ha compiuto questo gesto esecrabile e increscioso riceva una punizione esemplare», ha commentato Giovanni Orrù ribadendo che ad aver subito lo sfregio è tutta Busachi. «Non sono stati offesi solo i morti ma anche i vivi, e questo comportamento non merita alcuna indulgenza». A sorprendere, oltre all'inaudita gravità dell'azione, è la noncuranza con cui i vandali hanno agito. Sono entrati in pieno giorno, tra le 12,30 e le 17. Nulla di più facile in una struttura che fa orario continuato dal mattino fino alle sette di sera. Una volta dentro i teppisti hanno divelto portaoggetti e lumini spargendoli per i vialetti. «A questo punto – ha detto il sindaco – le telecamere che avevamo previsto di installare all'esterno saranno piazzate anche dentro».

Maria Antonietta Cossu

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