La Nuova Sardegna

Oristano

lunghe attese davanti al san martino 

Alle camere mortuarie si entra uno per volta

Alle camere mortuarie si entra uno per volta

ORISTANO. Al dolore per la perdita di una persona cara per i parenti dei defunti si aggiunge anche la lunga attesa davanti all’ingresso dell’ospedale per accedere alle camere mortuarie. A causa del...

06 ottobre 2020
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ORISTANO. Al dolore per la perdita di una persona cara per i parenti dei defunti si aggiunge anche la lunga attesa davanti all’ingresso dell’ospedale per accedere alle camere mortuarie. A causa del covid e dei protocolli sanitari succede anche questo al San Martino, dove l’accesso all’obitorio è consentito a una sola persona per volta, come scritto in un avviso che non reca peraltro la firma del responsabile né un timbro che identifichi l’autorità che lo ha emanato.

Il foglio è semplicemente affisso sotto la finestra della guardiola posta all’ingresso della struttura sanitaria. Così domenica pomeriggio le persone, tra le quali anche figli e parenti dei defunti, sono state costrette a rimanere all’esterno dell’ospedale e ad attendere il proprio turno per recarsi alle camere mortuarie. Ad autorizzare l’ingresso un solerte addetto che, lista dei defunti alla mano, con cortese ma irremovibile fermezza, ha bloccato chiunque dichiarasse di essere diretto alle camere mortuarie a portare la propria vicinanza e cordoglio ai parenti e recitare una preghiera in suffragio della persona deceduta.

L’avviso del resto, per quanto non firmato, parla chiaro e recita che per rispetto delle disposizioni a contrasto della diffusione del coronavirus «L’accesso alle camere mortuarie è limitata a un massimo di una persona per volta e che, fino a nuova disposizione, devono essere rispettate le distanze tra le persone».

Sono disposizioni applicate rigorosamente dal personale addetto al controllo che però creano un problema a cui forse non si era pensato di dover fare fronte ovvero l’inevitabile assembramento che si forma davanti all’ingresso pedonale dell’ospedale ogniqualvolta ci sia la necessità di recarsi alle camere mortuarie. Ad esempio domenica, intorno alle 17, almeno trenta persone, peraltro tutte con la mascherina regolarmente indossata, ma non tutte rispettose del distanziamento interpersonale imposto dalla normativa anticovid, attendevano di essere autorizzate ad accedere all’obitorio.

Pietro Marongiu

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