La Nuova Sardegna

Oristano

Vandali e morosi, il degrado avanza nelle case popolari

di Davide Pinna
Vandali e morosi, il degrado avanza nelle case popolari

Tre notti fa l’ultimo raid: divelta la sbarra dei parcheggi L’amministratrice: «Mansarde affittate di nascosto»

14 ottobre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Tre notti fa l’ultimo raid in via Alghero. I vandali, o forse qualcosa di più che vandali perché avevano tutta l’aria di essere dei ladri in cerca di un bottino, sono entrati in azione nel garage del condominio che ospita gli alloggi popolari. Inquadrate dalle telecamere, più persone hanno prima divelto la sbarra d’ingresso al parcheggio, poi si sono diretti verso le auto. Hanno fatto una piccola ispezione e sembravano intenzionati a scassinarle, ma poi è accaduto qualcosa che li ha convinti a desistere.

È solo l’ultimo episodio di una situazione esplosiva che già era stata portata alla luce dalla protesta dei residenti a cui però ora fa seguito una replica che ribalta i ruoli. «Quel condominio è un far west», non usa mezzi termini l’amministratrice di condominio Tiziana Caramadre. Chi protestava lamentava il fatto che da anni si verificano cali di tensione e slacci della corrente, dovuti al mancato pagamento della bolletta elettrica condominiale, con tutti i disagi che ne conseguono per i residenti, soprattutto i disabili e gli anziani.

La sua versione è in netto contrasto con quella raccontata alla Nuova da alcuni inquilini: «Non è vero che non mostriamo le bollette del condominio e tutte le spese sono rendicontate regolarmente al Comune, quindi c’è poco da nascondere. Perciò non dicano che non pagano perché prima vogliono vedere i conti». La situazione, stando ai faldoni conservati negli armadi dello studio Caramadre, vede una netta maggioranza di morosi: «In ciascuna delle due palazzine di via Alghero, pagano regolarmente la quota condominiale cinque appartamenti su sedici. Mi dispiace per queste brave persone che subiscono i disagi dovuti ai ritardi nel pagamento delle bollette da parte degli altri».

L’ultima volta lo slaccio della corrente è durato quindici giorni, ma l’amministratrice garantisce che non è stata una sorpresa: «Avevamo avvisato tutti gli inquilini con una lettera consegnata dieci giorni prima, in cui spiegavamo che, se non avessero pagato la quota condominiale, ci sarebbe stato un abbassamento della tensione elettrica». Ma il giudizio sugli altri inquilini che vivono nel palazzo è impietoso nel giudicare il comportamento. Per l’amministratrice non c’è alcuna trascuratezza da parte del Comune: «Da poco abbiamo sostituito delle vecchie autoclavi con i finanziamenti comunali e l’amministrazione stessa si fa carico regolarmente del pagamento delle bollette, coprendo le quote non versate dagli inquilini morosi».

Per Tiziana Caramadre l’elenco dei problemi creati da alcuni residenti è lungo: «Abbiamo più di un sospetto sul fatto che ci sia chi utilizza la corrente condominiale per la propria abitazione, c’è chi lascia che i suoi animali domestici facciano i loro bisogni negli spazi pubblici. Ogni volta che sostituiamo le lampadine perché la scala è rimasta al buio, vengono rubate: servirebbe l’installazione di telecamere anche nei pianerottoli». Un altro fatto che viene denunciato è che le mansarde, utilizzabili solo come a deposito, vengano date in affitto irregolarmente ad altre persone che le utilizzano come propria dimora.

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative