La Nuova Sardegna

Oristano

Giganti via da Cabras, la piazza studia la protesta

di Paolo Camedda
Giganti via da Cabras, la piazza studia la protesta

Prefetto e sindaco studiano i modi svolgere la manifestazione per evitare lo scippo delle statue

08 febbraio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





CABRAS. Mentre molti cittadini e diverse attività iniziano a esprimere il proprio dissenso contro la decisione della Soprintendenza di portare a Cagliari alcuni dei reperti di Mont ’e Prama attualmente ospitati nel Museo Marongiu, per sottoporli a restauro, il paese si prepara alla manifestazione pubblica. La mobilitazione, annunciata dal sindaco Andrea Abis nel corso del consiglio comunale di venerdì scorso, e abbracciata da tutti gli schieramenti politici, non ha ancora una data e una forma ufficiali, anche se il giorno probabilmente sarà sabato. Per quanto riguarda le iniziative che sosterranno le ragioni di Cabras, saranno svelate soltanto nei prossimi giorni, ma a riguardo sono state avanzate alcune ipotesi.

L’assessore alla Cultura Carlo Trincas, ad esempio, ha proposto un sit in pacifico nei giardini del museo, contro quello che definisce «un vero e proprio furto che va a discapito degli interessi del territorio e a esclusivo vantaggio di una visione cagliaricentrica». Altre proposte sono arrivate dall’opposizione. Il consigliere Gianni Meli, nel suo intervento, ha ipotizzato, come alternativa al sit in, «una catena umana lungo la via Tharros, di forte impatto mediatico».

In ogni caso si tratterà di una protesta che presenta difficoltà anche dal punto di vista organizzativo data la situazione sanitaria e prevedendo che la partecipazione potrebbe essere consistente, tanto che il sindaco ha avviato le consultazioni con la prefettura già da sabato. La certezza è che «Bisogna manifestare», come ha dichiarato proprio Andrea Abis: «Facciamo in modo che le nostre pietre parlino. Inviterò tutti i sindaci del territorio oristanese, il mondo della cultura, che crede ai principi della conservazione e del restauro dei reperti nel luogo di origine e del loro ritrovamento. Credo che potremo avere l’appoggio trasversale di tanti, insieme all’anima di Cabras: i cittadini».

Fra le varie categorie, i titolari delle strutture ricettive e i ristoratori hanno già fatto sapere che aderiranno alla manifestazione. Quanto alla data, al momento è in corso una valutazione e anche questa dipende molto dalle decisioni che prenderà la prefettura. La più probabile e anche quella che il sindaco e la giunta gradirebbero di più è quella di sabato 13 febbraio.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative