La Nuova Sardegna

Oristano

I sindaci: «Siamo pronti alle dimissioni»

di Michela Cuccu
I sindaci: «Siamo pronti alle dimissioni»

Tensioni nella ennesima riunione del distretto. Le risposte dei vertici Assl ritenute insoddisfacenti. Accuse alla Regione

27 febbraio 2021
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ORISTANO. I sindaci sono pronti a dimettersi. Chiedevano risposte precise dall’Ats sul destino della sanità pubblica nell’oristanese, ma le parole del commissario straordinario dell’Ats sono apparse talmente vaghe da provocare una durissima reazione: «Siamo pronti a restituire le fasce tricolore al Prefetto». Lo metteranno nero su bianco, nella prossima riunione del Comitato di distretto, convocata per la prossima settimana. Ieri, nell’aula consiliare del Comune, è emersa tutta l’insoddisfazione degli amministratori del territorio che avrebbero voluto conoscere il programma di vaccinazione contro il covid, i progetti regionali sugli ospedali di Oristano, Bosa e Ghilarza, su quanto tempo ancora durerà l’attesa dei pazienti nei comuni rimasti senza medici di base. «I tempi della campagna di vaccinazioni sono legati alle forniture dei vaccini e a Febbraio sono state consegnate solo il 40 per cento delle dosi previste. Nei prossimi giorni partiremo con gli ultraottantenni, che saranno avvisati con un sms», è stata la risposta del commissario dell’Ats Massimo Temussi che, collegato in videoconferenza, ha lasciato l’assemblea di stucco, quando, sull’ospedale San Martino che, come denunciato anche di recente dai sindacati, rischia di chiudere per mancanza di personale medico e infermieristico, ha detto: «Fatemi un piano chiaro di ciò che vi serve e ne discuteremo». Immediata la replica del sindaco di Oristano: «Possiamo rimandare tutti i documenti che volete, ma la situazione la conoscete perfettamente. Sono ormai tre anni e mezzo che vi inviamo richieste e relazioni, senza mai ottenere risposte. Siamo stati anche a Cagliari, ricevuti da alcuni consiglieri regionali e da componenti della Commissione sanità. Ci avevano promesso la massima attenzione ma non abbiamo visto ancora nulla. Dateci almeno un segnale che sapete che esistiamo», ha proseguito Andrea Lutzu, lanciando un ultimatum sia pur simbolico: «se entro dieci giorni non avremo risposte, restituirò la fascia tricolore». Andrea Lutzu ha anche anticipato le dimissioni da presidente del Distretto. Non meno indignati, gli altri sindaci : «È offensivo e inaccettabile sentire che non si conosce la mappa delle necessità e delle emergenze della sanità oristanese – ha detto Antonio Pili, primo cittadino di Allai – la gravità di quanto sta accadendo è sotto gli occhi di tutti». Ancora più pesante Mario Tendas, sindaco di Solarussa: «Non è possibile che oggi ci venga chiesto una sintesi delle richieste per la sanità del territorio. Il livello di insoddisfazione dei cittadini è crescente e sta diventando preoccupante». Con un impeto d’orgoglio, il sindaco di San Vero Milis Luigi Tedeschi ha ricordato come «almeno dal 2017 il Comitato di Distretto cerca di esercitare i suoi compiti di indirizzo – che rispetto agli ospedali e all’assistenza territoriale sono state espresse e sono note a tutti». Poi il Sindaco di Cabras, Andrea Abis «Siamo prossimi al collasso. Francamente avevo qualche aspettativa in più dalla riunione di oggi. Invece, assistiamo all’ennesima delusione». Il Commissario della Assl, Antonio Cossu ha preso atto della posizione dei sindaci e ha risposto alle sollecitazioni sui tanti temi sul tavolo: Oltre a confermare come il piano vaccinale sia legato alla fornitura dei vaccini, rispondendo al sindaco di Simaxis ha annunciato che ci sarà la nomina di un nuovo medico di base e la ricollocazione degli assistititi per una serie di centri scoperti dal servizio. Per il San Martino ha annunciato una convenzione per due specialisti di emodinamica e per la Pediatria «destinata comunque ad un ridimensionamento legato al calo delle nascite», prenderà servizio un nuovo medico. Tutto qui.

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