La Nuova Sardegna

ORISTANO. È polemica sul futuro dei Rom di via Rockefeller. In una nota l’Asce, Associazione Sarda Contro l’Emarginazione, si dichiara «preoccupata degli sviluppi della vicenda. Dalle parole del sindaco Lutzu e dell’assessora Murru, ci sembra che, invece di venire incontro alla difficoltà delle famiglie, si stia cercando di approfittare della disgrazia successa per liberarsi una volta per tutte del “problema” rom. Dopo anni di inerzia e di proposte irricevibili, dopo essersi lasciati sfuggire i fondi europei per il reinserimento delle famiglie rom messi a disposizione dalla Regione, pretendere che ora in tempi brevissimi e sull’onda dell’emergenza abitativa le famiglie trovino casa da sole, è una assurdità. Il Comune dovrebbe sapere quanto è difficile per una famiglia rom trovare casa in affitto, visto che il Comune stesso non è stato in grado di trovarne». Secondo l’associazione, c’è un aspetto che «al Comune sembra sfuggire: si chiama razzismo. Ed è il motivo alla base di tutta questa vicenda su cui, una volta di più, l’istituzione pubblica rifiuta di svolgere una riflessione, e prendersi le proprie responsabilità». La associazione in una nota definisce «ipocrite» le affermazioni del sindaco. «Per anni al Comune di questa condizione non è interessato mentre oggi si usa questa situazione come minaccia da agitare dinnanzi alle famiglie rom, la minaccia esplicita di portare loro via i figli, per spingerle ad arrangiarsi da sole a trovare una soluzione abitativa purchessia.