La Nuova Sardegna

Oristano

L’architetta di Eric Cantona a processo

di Enrico Carta
L’architetta di Eric Cantona a processo

Abusi edilizi a Cuglieri, stralciata la posizione dell’ex stella del Manchester United

15 maggio 2021
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CUGLIERI. L’abuso è sanato. I luoghi sono stati ripristinati e in più il committente dal nome particolarmente famoso non aveva seguito la pratica edilizia, di cui si era occupata solo la sua architetta. E infatti è quest’ultima a essere a processo di fronte alla giudice monocratica Viviana Sannia. Non c’è invece l’indagato di un tempo il cui nome aveva richiamato a più riprese l’attenzione dei media. Per Eric Cantona, ex stella del calcio col Manchester United e la nazionale francese, il tribunale di Oristano ha deciso lo stralcio per le motivazioni indicate qualche riga più in là. Resta invece imputata l’architetta Sylvie Boyer Ousage.

Si potrebbe pensare a un clamoroso errore geografico e che il caso giudiziario sia per sbaglio arrivato al tribunale oristanese, ma così non è perché Eric Cantona, sino a qualche anno fa, era di casa nel Montiferru. A Cuglieri aveva infatti acquistato un terreno e aveva provveduto a far ristrutturare una vecchia porcilaia e un ricovero attrezzi diroccati in un terreno nella zona di Pedras de Fogu. Il recupero e la trasformazione di quei fabbricati avevano però attirato i controlli delle autorità locali che avevano riscontrato alcune irregolarità.

Secondo l’accusa mossa dal pubblico ministero Giuseppe Scarpa, non sarebbero stati rispettati i vincoli paesaggistici perché lo stabile si trovava in una zona boschiva e a breve distanza dal fiumiciattolo Rio Abba Lughida, motivo per cui, prima di effettuare qualsiasi intervento si sarebbe dovuto richiedere l’autorizzazione agli uffici competenti. In più non sarebbero stati rispettati i dettami del progetto. Lo stravolgimento, al momento della ristrutturazione avvenuta tra giugno e agosto del 2017, non fu enorme. Le rilevazioni avevano misurato un incremento di circa 132 metri cubi di volume e di poco meno di 16 metri quadri di superficie, con il rudere che era stato portato a 74 metri quadri invece degli originari 58. In più era stata posata una pavimentazione davanti all’ingresso della villetta che non era stata autorizzata.

Ora l’architetta francese, difesa dall’avvocatessa Serena Contini, si ritrova davanti alla giudice per rispondere, oltre che degli abusi edilizi, anche di aver ingannato il proprietario dell’immobile ovvero Eric Cantona il quale non era a conoscenza di quanto stesse avvenendo e pensava fosse tutto in regola.

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