La Nuova Sardegna

Oristano

Il Teatro Instabile pronto a cambiare pelle

di Maria Antonietta Cossu
Il Teatro Instabile pronto a cambiare pelle

Entrerà nel circuito (e nel calendario) di Sardegna Teatro già da ottobre Questa settimana riaperte le scene con lo spettacolo “Buon Viaggio”

26 maggio 2021
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PAULILATINO. Al Grazia Deledda il sipario calerà il 2 luglio per la pausa estiva e potrebbe essere l'ultimo atto dell'esperienza ultratrentennale del Teatro Instabile prima che si realizzi la fusione con Sardegna Teatro.

La metamorfosi è già in atto e il prossimo autunno la compagnia entrerà in un prestigioso circuito che ha i suoi epicentri al Massimo di Cagliari e all'Eliseo di Nuoro. La trattativa con la storica cooperativa del capoluogo ha raggiunto uno stadio avanzato.

«Siamo alle battute finali», annuncia Aldo Sicurella, attore, regista e fondatore della compagnia paulese. In anni recenti il sogno di fare del Deledda il polo culturale del Centro Sardegna si è infranto contro le difficoltà finanziarie dei proprietari.

Il tentativo di salvataggio operato successivamente dal Comune è naufragato a causa dei troppi intoppi giuridici e burocratici, ma non ha affossato la speranza di trasformare il Deledda in un teatro pubblico. «È ancora tutto in divenire, bisogna valutare con quali modalità ma la strada è quella», dice Sicurella, che guarda anche ai progetti a breve termine.

«A ottobre partiremo già con una veste rinnovata per effetto della collaborazione con Sardegna Teatro, che porterà a condividere nuove produzioni, a co-gestire stagioni e a lavorare insieme a iniziative, progetti e residenze d'artista».

L'obiettivo di inserirsi in un sistema regionale ne racchiude un altro più ambizioso.

«Il progetto finale è di diventare una struttura unica che gestisce più teatri e di entrare nel circuito nazionale», spiega Sicurella, che nel frattempo si prepara ad affrontare altre sfide.

«La prima è di cambiare il linguaggio del teatro per riabituare il pubblico agli spettacoli dal vivo. Lo stop forzato ha modificato molte abitudini, compresa quella di spostarsi per scoprire e conoscere, e in parte ci si è anche assuefatti a questa condizione – afferma l' artista – allo stesso tempo sono aumentate le serie televisive che propongono un modello di comunicazione più veloce, diretto, moderno. Penso che l'autore teatrale debba trovare una nuova chiave d'espressione ricercando un linguaggio adeguato ai tempi».

L'esperimento è cominciato con “Cirano di Bergerac”, lo spettacolo inaugurale della rassegna Trenta giorni a teatro. Questa settimana, invece, è in scena il Teatro Actores Alidos con "Buon Viaggio", che sarà replicato alle 18,30 fino al 28 maggio.

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