La Nuova Sardegna

Oristano

«Guerre di campanile, così perdiamo tutto»

di Enrico Carta
«Guerre di campanile, così perdiamo tutto»

Il presidente della Commissione consiliare Efisio Sanna accusa la politica: «Non ha dato seguito al nostro lavoro, non ha più senso andare avanti»

07 giugno 2021
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ORISTANO. Piovono pietre. Il giorno dopo la manifestazione di piazza Roma organizzata dal Comitato per il diritto alla salute, esplode la polemica. Il presidente della Commissione Sanità, Efisio Sanna (Pd), potrebbe essere a un passo dalle dimissioni e lancia accuse al mondo politico oristanese: «Sono passati nove mesi dalla costituzione della Commissione, ma devo constatare che siamo ancora al punto di partenza e, se nulla si è mosso, non è certo colpa della Commissione».

Già qualche giorno fa, in consiglio comunale, aveva puntato l’obiettivo proprio sulla scarsa incisività del mondo politico oristanese sulla deriva presa dalla sanità provinciale. A manifestazione conclusa, a cui non ha partecipato per problemi di lavoro, lascia definitivamente da parte l’abito ingessato del ruolo istituzionale e spara a zero: «Dobbiamo prendere atto del fatto che la Commissione Sanità ha concluso il suo compito, perché non ha una forza autonoma per poter andare avanti da sola. Abbiamo tentato di mettere assieme i sindaci e i consiglieri regionali di tutta la provincia, ma è mancata la visione generale sulle rivendicazioni da portare avanti. Ho assistito in questo periodo solo a guerre di campanile come quelle per il Pronto soccorso di Ghilarza e ora quella di chi è favorevole ai medici in affitto».

Ogni riferimento a consiglieri regionali e a sindaci troppo timidi, assai disinteressati ai temi della protesta fatti propri dalla Commissione, o addirittura contrari a essi perché collidono con interessi di partito, è puramente voluto. Qualche giorno fa, del resto, sia Domenico Gallus che Francesco Mura, consiglieri regionali dell’Udc e di Fratelli d’Italia, aveva difeso la scelta dei medici in affitto all’ospedale Delogu di Ghilarza, definendo l’esternalizzazione del servizio come l’unica possibilità percorribile in questo momento.

E allora, il sillogismo è inevitabile e coinvolge anche il sindaco di Oristano Andrea Lutzu (FdI a sua volta) che, seppur presente alla manifestazione, avrebbe tenuto una linea assai morbida sulla vertenza. Qualche mese fa, la Commissione gli aveva dato ampio mandato affinché portasse a termine alcuni compiti: l’accesso agli atti sui 62 concorsi di cui aveva parlato l’assessore Nieddu e che dovevano servire per rafforzare gli organici; la ricostituzione della Conferenza territoriale provinciale socio sanitaria con i tre sindaci dei Distretti sanitari; una protesta in Regione. «Nulla di tutto ciò si è visto – attacca Efisio Sanna – per cui mi pare chiaro che non c’è la volontà politica di affrontare certi argomenti in maniera concreta. Non basta affidarsi a qualche dichiarazione o mostrarsi in pubblico di tanto in tanto. E non diamo sempre la colpa al covid. Di fronte a queste risposte, mi pare chiaro che la commissione abbia esaurito il suo ruolo. L’idea della sanità deve partire dalla politica locale che deve ragionare in maniera compatta e lasciare da parte le visioni limitate al proprio interesse di fazione. Tutto ciò non è avvenuto, per cui la spinta che la Commissione ha provato a dare non è servita».

Di fronte a parole del genere, non è escluso che nelle prossime settimane, lo stesso Efisio Sanna lasci l’incarico che aveva ottenuto col consenso di maggioranza e opposizioni in consiglio comunale, anche se di dimissioni ancora non parla: «Visto che la politica non ha dato risposte, ci resta la lotta di popolo, altrimenti non salviamo la sanità».

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