La Nuova Sardegna

Oristano

Il ministro nelle terre devastate

di Michela Cuccu
Il ministro nelle terre devastate

Santu Lussurgiu. Stefano Patuanelli in visita nelle zone distrutte dal rogo. Incontrerà anche i sindaci

10 agosto 2021
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SANTU LUSSURGIU. Il ministro delle Politiche agricole e forestali Stefano Patuanelli arriva oggi nel Montiferru. Assieme alla viceministra Alessandra Todde e alla sottosegretaria Ilaria Fontana, compirà una visita istituzionale nelle aree colpite in questi giorni dagli incendi. Come riporta una nota della viceministra Todde, incontreranno i sindaci dei Comuni colpiti, le aziende agricole, gli imprenditori. Inoltre parteciperanno all’assemblea dell’Anci, convocata a Sennariolo. Successivamente, la delegazione del Governo incontrerà anche rappresentanti delle categorie del territorio che hanno subito i maggiori danni.

Dopo la devastazione è ora di pensare a come far rinascere il Montiferru. Intanto si moltiplicano le iniziative anche da parte delle associazioni ambientaliste. Tra loro c’è anche la Lipu: la sezione oristanese della Lega italiana protezioni uccelli, sta monitorando l’area, attraverso sopralluoghi nelle zone attraversate dal fuoco, per poi elaborare un documento sulla complessità degli interventi post-incendio sul territorio.

«Sono interventi che, se non opportunamente studiati, possono influenzare la ricolonizzazione e la ripresa dell’avifauna. Ne riparleremo molto presto», annuncia il portavoce della Lipu di Oristano, Gabriele Pinna che ha scelto la via dei social per comunicare quanto l’associazione ambientalista sta facendo in questi giorni. «Abbiamo avuto l’idea di documentare ciò che avviene nelle zone bruciate per capire come reagisce l’ecosistema: monitorare la presenza di uccelli, piante e insetti; fotografare per rilevare nel tempo la reazione e la ripresa della natura a ciò che il fuoco ha bruciato», spiega il responsabile della Lipu che, in questa nuova missione, non opererà da sola ma sarà affiancata da altre realtà, come ad esempio l’Afni Sardegna, l’Associazione dei fotografi naturalisti.

I sopralluoghi della Lipu sono già iniziati e gli ambientalisti stanno già diffondendo, come fosse un diario, attraverso i social, quanto hanno potuto registrare. È il caso di Franco Sotgiu, oristanese che sempre attraverso i social, ha raccontato la propria esperienza. Se infatti, per gli allevamenti, il sistema della paradura sta funzionando, per gli animali selvatici la situazione è drammatica. Scrive tra le altre cose, riferendosi ai piccoli animali selvatici: «Purtroppo non ne ho visto e non ho trovato tracce nelle cenere. Spero si siano rifugiati nelle oasi di bosco risparmiate dal fuoco, che ci sono e sono quasi sempre quelle col sottobosco pulito da cespugli e sterpaglie». Per uccelli e insetti, Sotgiu fotografa una situazione spettrale: «Silenzio tombale e nessun movimento nelle zone incenerite, salvo la presenza dappertutto di qualche ghiandaia», ma è intorno al fabbricato di Rai Way, che gestisce i trasmettitori di Badde Urbara, che gli uccelli sembrano essersi concentrati. Il motivo? «Un laghetto per pesci rossi abbandonato, che ora sta dissetando centinaia, forse migliaia di piccoli uccelli. Spero che venga continuamente alimentato e non si prosciughi».

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