La Nuova Sardegna

Oristano

L’Ardia avrà il suo polo culturale

di Maria Antonietta Cossu
L’Ardia avrà il suo polo culturale

Sedilo. Via libera alla realizzazione del centro di documentazione e all’anfiteatro

10 agosto 2021
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SEDILO. La giunta regionale ha dato il via libera definitivo alla realizzazione del centro di documentazione dell’Ardia e dell’anfiteatro comunale proposta dall’amministrazione civica in sede di programmazione negoziata. Il progetto è stato rimodulato sulla base delle indicazioni dell’Unione del Guilcier. L’ente attuatore del programma di sviluppo territoriale sponsorizzato da un partenariato di diciotto Comuni aveva proposto soluzioni tecniche più idonee per la caratterizzazione del percorso dell’Ardia. Scelte comunque compatibili con l’investimento originario e «coerenti – come recita la delibera regionale – con le strategie che perseguono l’approccio territoriale».

Il nullaosta concesso sulla scorta del parere positivo dell’assessore alla Programmazione spiana la strada alla progettazione definitiva. Con l’intervento il Comune punta a recuperare l’anfiteatro costruito più di trent’anni fa lungo la srada per il santuario di San Costantino e scarsamente utilizzato. La piccola arena sarà coperta e trasformata in una sala polifunzionale per lo svolgimento di convegni, spettacoli teatrali, musicali e manifestazioni di altra natura.

La parte interna delle gradinate, invece, sarà adibita a museo dell’Ardia. Un’operazione da 710mila euro, l’equivalente del contributo precedentemente accordato dalla Regione. «È un’opera strategica sotto molti punti di vista – sostiene il sindaco Salvatore Pes –. Con la sala congressi conquisteremo uno spazio di cui non disponiamo, mentre il centro di documentazione darà la possibilità ai visitatori di rivivere in qualsiasi momento dell’anno le emozioni legate alla manifestazione del 6 e 7 luglio e all’Ottava di San Costantino. Puntiamo a farne un punto d’attrazione per i turisti e per le scolaresche», dice il primo cittadino. L’obiettivo è anche di integrare la struttura con altri servizi, perché «Ci permetterebbe di lavorare bene con il vicino museo archeologico e del territorio e di formare con esso un polo unico ubicato in un punto strategico del percorso dell'Ardia, Su Fronte Mannu».

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