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Oristano

Arborea, grandi sogni e modestia

Arborea, grandi sogni e modestia

Seconda nel girone B di Promozione dopo 8 giornate. Il presidente Atzeni: «Puntiamo alla salvezza»

17 novembre 2021
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ARBOREA. Partita con l'obiettivo della salvezza, dopo le prime 8 giornate del campionato di Promozione l'US Arborea può essere a ragione considerata la grande rivelazione del girone B. I gialloblù, rinnovati nella rosa, e affidati a un tecnico giovane, Federico Trudu, 32 anni, hanno iniziato la stagione con grandi risultati, e dopo aver battuto la Tharros nel derby domenica scorsa, si ritrovano ora al 2° posto con 17 punti, a pari merito con i biancorossi oristanesi e ad una sola lunghezza di ritardo dalla capolista Macomerese. Una classifica da sogno, impossibile da immaginare a inizio stagione, come confermano tutti i protagonisti, a partire dal presidente Franco Atzeni. «È una grande sorpresa, pensavamo di fare bene ma non di essere assieme alle prime – ammette – con un mister nuovo e un organico in larga parte rinnovato era difficile immaginare di occupare a questo punto una posizione così alta. Sicuramente è una bella sensazione». Vietato però montarsi la testa: «Non possiamo permettercelo – dice il presidente – prima raggiungiamo la salvezza e meglio è. Ci sono squadre più attrezzate di noi. Sicuramente però è un bel campionato, molto equilibrato». L'Arborea è stata costruita affiancando giovani promesse ad uno zoccolo duro di 4-5 giocatori esperti: «Abbiamo voluto scommettere sui giovani – conferma Franco Atzeni – anche domenica, contro la Tharros, avevamo a centrocampo un 2001 e un 2003. E abbiamo scommesso anche sul mister, Federico Trudu, ex compagno di squadra di mio figlio Paolo. Gli abbiamo dato la possibilità di cimentarsi per la prima volta con un campionato di Promozione. Per il momento possiamo dire che questa scommessa la stiamo vincendo». I risultati stanno dando ragione all'Arborea, e anche i tifosi non hanno fatto mai mancare il loro sostengo: «Domenica scorsa, nel derby con la Tharros, lo stadio era pieno – ha sottolineato Franco Atzeni – un bel colpo d'occhio, in una partita, che a livello di Promozione, non si vedeva da tempo. Ci tengo inoltre a ringraziare anche i volontari che la domenica ci aiutano per le trasferte». Mister Federico Trudu, in panchina poco più che trentenne, rappresenta una rarità in Italia: «È vero – dice – da noi non c'è questa cultura, a differenza di altre realtà, come la Germania sono pochi i giovani allenatori cui viene data questa possibilità. Io ho accettato la proposta dell'Arborea perché sapevo di trovare al mio fianco una società che ti mette nelle condizioni ideali per lavorare. In questa categoria sono un esordiente e sto facendo esperienza. La rosa è giovane, ci aspettavamo di poter dire la nostra ma non di trovarci così in alto. Non abbiamo velleità di promozione, ma ogni domenica cercheremo di far punti. Poi quando dai il massimo può succedere di vincere partite importanti, come domenica». Ma quali sono i principi calcistici dell'allenatore dell'Arborea? «Mi piace fare un calcio propositivo – spiega – chiedo alla mia squadra di essere coraggiosa e di impostare il gioco dal basso, pressando gli avversari quando hanno la palla loro. I ragazzi stanno assimilando bene i concetti ma c'è tanto da lavorare». Fra i punti fermi c'è il bomber Paolo Atzeni, alla 13ª stagione in maglia gialloblù. «Siamo partiti con una rosa rinnovata e ringiovanita – sottolinea – e non pensavamo di poter fare così bene. Siamo contenti, ci ritroviamo lì in alto e ci godiamo il momento». Atzeni ha già segnato 5 goal, ma dovrà star fermo un mesetto per infortunio: «Siamo riusciti a fare subito squadra e a coinvolgere i più piccoli, che finora sono stati molto bravi. Ora tocca a loro – dice – dobbiamo mantenere i piedi per terra e pensare a raggiungere il prima possibile la salvezza. Se poi arriverà qualcosa in più, tanto di guadagnato».

Paolo Camedda

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