La Nuova Sardegna

Oristano

Strada provinciale 71, è allarme per i ponti senza manutenzione

di Maria Antonietta Cossu
Strada provinciale 71, è allarme per i ponti senza manutenzione

Busachi. La Forestale in un rapporto: fenomeni di erosione Intanto la Provincia è riuscita a ultimare una serie di lavori

01 febbraio 2022
3 MINUTI DI LETTURA





BUSACHI. La ristrutturazione e la riapertura al traffico del ponte al quinto chilometro della strada provinciale 71 hanno messo fine all’isolamento del Barigadu, ma lungo l’arteria permangono gravi problemi di sicurezza. Altri attraversamenti versano nelle stesse, identiche condizioni in cui due anni fa si trovava quello sul rio Tausi. Uno di questi l’ha individuato una squadra della Forestale durante l’attività di ricognizione. Nel rapporto inviato alla Direzione regionale e al Servizio territoriale, alla Provincia e ai Comuni di Busachi e Samugheo, gli agenti hanno segnalato preoccupanti fenomeni di erosione evidenziando come l’acqua non scorra più all’interno della struttura tubolare, ma al di sotto.

Durante l’ispezione, inoltre, sono stati riscontrati uno scollamento di cinque centimetri tra la parte metallica e quella in cemento armato, e la presenza di alcuni segni di cedimento del manto stradale. Il rischio è che a lungo andare il ponte faccia la stessa fine di quello riaperto a dicembre al termine dell’intervento progettato e realizzato dall’Unione del Barigadu al posto della Provincia.

L’allarme sulle precarie condizioni degli attraversamenti era già stato lanciato molto tempo fa. Il primo a ravvisare il pericolo era stato il sindaco di Busachi, che aveva sollecitato più volte la Provincia a provvedere alla manutenzione dei ponti sul rio Tostolei, quello ispezionato dalla Forestale, e sui corsi d’acqua di Cannagia e Su Lobinu. «Da due anni chiedo di effettuare la manutenzione delle tre infrastrutture, perché, se sarà posticipata ancora, queste prima o poi cederanno. A quel punto sarà molto più costoso mettere mano alla situazione», ha dichiarato il primo cittadino Giovanni Orrù, che, dopo aver ricevuto il rapporto del Corpo forestale, ha ricontattato i responsabili del settore Viabilità della Provincia: «Ieri ho chiesto nuovamente di fare un sopralluogo congiunto con il Comune per verificare lo stato di questi manufatti. È necessario adoperarsi il prima possibile, altrimenti rischiamo di ritrovarci ancora una volta con la provinciale interrotta. Il pericolo è reale e, anche se le lesioni non sono gravi da determinare un crollo nell’immediato, questa eventualità in futuro non sarà evitata senza la manutenzione».

Al momento la Provincia di Oristano è impegnata su vari fronti. Ha portato a termine gli interventi di bitumatura sulla strada che attraversa Cabras e su sei chilometri di traverse interne ai centri di Baressa, Boroneddu, Curcuris, Riola Sardo, Santu Lussurgiu, Siamanna, Siapiccia e Simala, su cui ha speso circa 350mila euro. Sono stati ultimati i lavori di sistemazione della provinciale 9 Zerfaliu–Solarussa con 180mila euro, mentre sono in via di completamento i lavori strutturali sul ponte della Provinciale 11 a valle della diga di Santa Chiara, costati 300mila euro. Sono ai blocchi di partenza, invece, la messa in sicurezza del cavalcaferrovia sulla provinciale 53 Santa Giusta-Palmas Arborea, su cui saranno investiti 200mila euro.

«Finalmente la Provincia può riprendere con regolarità ad assicurare gli interventi di sistemazione delle strade, una funzione rimasta in capo a un ente privato, ormai da anni, delle risorse necessarie anche alla sola manutenzione ordinaria, che è stata portata avanti con grandi difficoltà, senza personale e le pochissime risorse del fondo regionale – afferma l’amministratore straordinario, Massimo Torrente ricordando le ristrettezze in cui hanno versato gli enti intermedi –. Il prelievo forzoso, da parte dello Stato, della totalità delle entrate provinciali ha messo in ginocchio l’ente, così come tutte le altre province italiane. I danni generati ai territori sono incalcolabili».

In Primo Piano
La siccità nell'isola

Acqua, bacini a secco in Sardegna: partono i razionamenti

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative