La Nuova Sardegna

Oristano

In marcia con le fiaccole per la pace

di Maria Antonietta Cossu
In marcia con le fiaccole per la pace

A Sorradile preghiere contro la guerra, Norbello lancia un’iniziativa di soldarietà

03 marzo 2022
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SORRADILE. Anche la comunità di Sorradile si è unita ai cori di condanna contro la guerra e ha invocato la pace e il dialogo per la risoluzione della guerra tra Russia e Ucraina e degli altri conflitti in atto nel resto del mondo, dalla Siria al dimenticato Yemen. La richiesta di deporre le armi è passata attraverso la fiaccolata che si è svolta martedì notte per iniziativa del Comune e della Parrocchia.

Una cinquantina di persone si è radunata davanti alla chiesa di San Michele Arcangelo, nel rione Corte ’e susu, e con le candele tra le mani i partecipanti al corteo si sono diretti alla parrocchia di San Sebastiano Martire, dove hanno recitato la preghiera per la pace e intonato il canto devozionale sardo Deus di salvet Maria. Ai manifestanti sono stati consegnati dei mazzetti di mimose e di tulipani celesti, accostamento cromatico che ricorda i colori della bandiera ucraina.

Alla guida del corteo c'erano il parroco don Emanuele Lecca e il sindaco Pietro Arca, accompagnato da alcuni amministratori comunali. Citando le parole di Papa Francesco il sacerdote ha ricordato che la pace è il presupposto dei principi di libertà e democrazia, minati in molte parti del mondo proprio a causa dei conflitti o di regimi repressivi, e ha invitato a pregare perché cessassero le ostilità.

Il sindaco, invece, ha paragonato l'invasione russa a una «pandemia violenta. Stavamo ancora subendo gli effetti dell’emergenza sanitaria, con tutte le sofferenze che ha causato alle famiglie, ai giovani e agli anziani, e siamo passati a un altro tipo di pandemia, un’invasione ai danni di uno Stato democratico che sta mietendo vittime tra i civili, compresi i bambini», ha detto Pietro Arca.

Alcuni giorni prima un appello alla pace si era levato da Norbello, teatro di un flashmob organizzato dall’associazione La pagina bianca in collaborazione con gruppi parrocchiali e laici. Ai bambini e alle famiglie del paese si sono unite anche persone di nazionalità e confessioni religiose diverse. Il consiglio comunale del piccolo centro del Guilcier, inoltre, durante la seduta di ieri sera ha lanciato l’idea di organizzare una serie di aiuti in favore delle famiglie ucraine in fuga dalle città sotto assedio.

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