La Nuova Sardegna

Oristano

Zuri punta sull’autonomia energetica

Zuri punta sull’autonomia energetica

La frazione di Ghilarza vuole sfruttare i fondi del Pnrr per la sua rinascita

15 marzo 2022
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GHILARZA. Dal Miocene all'era digitale e dell'innovazione tecnologica per conservare memoria e testimonianza della Zuri primordiale e, allo stesso tempo, proiettarla nel futuro.

Su un percorso ideale tra un mondo estinto e l'epoca moderna si regge il progetto di rilancio della frazione presentato dal Comune di Ghilarza attraverso il bando del Pnrr sulla rigenerazione culturale e sociale dei borghi.

Lo scopo è di realizzare una rete di infrastrutture che permettano al piccolo centro di raggiungere l'autonomia energetica e di sfruttare i servizi ad essa collegati, la posizione baricentrica e la vicinanza alla principale arteria stradale dell'isola per richiamare l'interesse sulle risorse culturali e ambientali.

Il piano d'intervento concerne la riqualificazione della piazza centrale, la creazione di un itinerario naturalistico, la ristrutturazione di alcuni edifici comunali, inclusa l'ex scuola elementare, che l'amministrazione intende adibire a sede di laboratori di robotica e di innovazione tecnologica; i servizi di bus, car e bike sharing, la riconversione del sistema di illuminazione pubblica a energia solare, l'installazione di colonnine di ricarica elettrica e di impianti fotovoltaici in tutti gli edifici pubblici, compreso il museo paleobotanico.

Nella struttura, chiusa da anni, verrebbe allestita l'esposizione dei reperti fossili a cui abbinare mostre temporanee.

«L'idea – spiega il sindaco Stefano Licheri – è sperimentare con Zuri un modello di autosufficienza energetica replicabile, un domani, negli agglomerati più grandi. La centralità del borgo, distante appena quattro minuti dalla 131 dcn, è il valore aggiunto che potremmo sfruttare per attrarre i viaggiatori, magari offrendo un pieno gratuito per le auto elettriche in cambio di una visita guidata tra le bellezze di Zuri».La concorrenza per l'accesso ai fondi è agguerrita, ma da Ghilarza ci sperano. «Solo pochi progetti saranno finanziati – sottolinea Licheri – ma abbiamo presentato un progetto di qualità nel quale, peraltro, sono richiamatidue importanti attrattori turistici di Ghilarza come il museo di Gramsci e la Torre Aragonese». (mac)



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