La Nuova Sardegna

Oristano

Zorro, raduno mondiale a Oristano il 27 e 28 maggio

Giuseppe Centore
Il raduno degli Zorro nel 2004
Il raduno degli Zorro nel 2004

Nuova iniziativa del regista e artista Filippo Martinez, che vuole restituire alla Z il suo valore di giustizia: «Quel segno trasformato da Putin in simbolo di ferocia»

21 aprile 2022
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. In queste settimane la Z è diventata il simbolo dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. I semiologi non si sono messi d'accordo sul vero significato della lettera, che nell'alfabeto cirillico non esiste: il suono corrispondente è rappresentato da 3. Occidente (Zapad), Per (Za), oppure solo un simbolo che distingue alcuni mezzi militari dagli altri, raffigurati dalla V?

Di certo c'è che la Z, almeno per gli amanti dei personaggi immaginari, eroici giustizieri, regolarmente mascherati, rappresenta un eroe buono, tanto misterioso quanto affascinante: Zorro.E proprio al personaggio, in un immaginario gioco si è rivolto, Filippo Martinez, personaggio poliedrico, rettore dell'immaginifica università di Aristan, dove il verosimile si confonde col falso, per sette anni regista e scenografo dei graditi per alcuni, dimenticabili per altri "Sgarbi quotidiani". Da ultimo promotore e candidato sindaco di tre liste che alle ultime elezioni comunali nella sua città hanno raccolto 2074 voti, superati dal candidato sindaco che ha toccato le 2506 preferenze.

Martinez ha deciso di scrivere a Zorro una lettera aperta. «Caro Zorro, ti sei sempre battuto con coraggio astuzia e ironia contro l'arroganza del potere, per questo la zeta è diventata un simbolo di giustizia per tutti gli oppressi; ora però Vladimir Putin, applicando la tua zeta sui suoi ordigni di morte, ne ha ribaltato completamente il senso trasformandola in un simbolo di ferocia e sterminio. La fluttuante Università di Aristan che, come sai, con i suoi corsi di Scienze della Felicità e di Prevenzione dell'Idiozia Esagerata, assegna lauree in Teoria e Tecniche di Salvezza dell'Umanità, oggi ti chiede formalmente di restituire il senso originario alla tua nobile zeta profanata. Ritorna, ti aspettiamo».

Cotanto messaggio non poteva rimanere inascoltato. Zorro ieri ha anche risposto, con una missiva che lascia pochi dubbi sulle sue intenzioni. «La zeta è mia. Soltanto mia. Io sono chi mi ha sognato. Chi ha sperato che arrivassi. Chi ha creduto di vedermi in una notte di luna. Sono tutti quelli che in un mantello nero hanno capito di essere me. Sono Zorro. La più umana delle giustizie divine. E sto arrivando». Il cavaliere mascherato indica anche una data per la sua discesa: il 27 e il 28 maggio, naturalmente a Oristano, che come nel 1983 e nel 2004 sarà invasa dalle maschere di Zorro provenienti da tutta l'isola. Allora si trattava di scherzare per Carnevale. Adesso si tratta di prendersi beffe della guerra. Compito ingrato, a dir poco.e.

In Primo Piano
L’emergenza

Ortopedie chiuse: tutti i pazienti si riversano nei pronto soccorso di Sassari e Cagliari

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative