Febbre del Nilo, il sindaco di Oristano chiede l’intervento della Regione
Sanna: “Occorre preparare una robusta campagna di disinfestazione”. Ma Asl e Provincia avevano già chiarito che in questo momento l’intervento sarebbe inutile
Oristano. Sei casi in appena tre settimane stanno a significare che l'incubo è tornato. La febbre del Nilo, che si trasmette all'uomo tramite le punture di zanzare infette, inizia nuovamente a far paura come accadde alcuni anni fa, quando Oristano e la sua provincia contarono anche qualche vittima e non per forza tra anziani o fragili. Di fronte a una tale situazione, il Comune lancia l'allarme e, dopo aver preso alcune iniziative tramite un'ordinanza, ora chiede a gran voce l'aiuto della Regione. A parlare è il sindaco Massimiliano Sanna: "Occorre prevedere e calendarizzare un'energica e immediata campagna di disinfestazione accompagnata da azioni di prevenzione, sensibilizzazione e comunicazione per ridurre al minimo i pericoli legati alla diffusione della Febbre del Nilo".
Cinque dei sei casi totali del territorio sono stati registrati proprio nel capoluogo e l'appello fa seguito a questi dati certificati dall'Asl. Il Sindaco Massimiliano Sanna che fa fronte comune con l'assessora all'Ambiente, Maria Bonaria Zedda, nella mattina di oggi, martedì 5 settembre, ha inviato la comunicazione al presidente della giunta regionale Christian Solinas e agli assessori alla Difesa dell'ambiente Gianni Lampis e all'Igiene e sanità Mario Nieddu: "È necessario e urgente sapere quali provvedimenti e iniziative la Regione ha previsto per contrastare la diffusione del virus".
Qualcosa in realtà si è già mosso perché, nei giorni scorsi, il tema è stato al centro di una riunione dell’Unità di crisi regionale alla quale hanno partecipato gli stessi sindaco e assessora. "Si è preso atto delle gravità della situazione e allo stesso tempo della necessità di intervenire tempestivamente a tutela della salute pubblica - spiega il primo cittadino -. Considerando le difficoltà dell'ente Provincia ad assicurare un rapido e capillare intervento nei terreni pubblici, ma anche la difficoltà di intervento nei terreni privati, è necessario che la Regione pianifichi una campagna straordinaria di disinfestazione nei terreni pubblici e in quelli privati. Il Comune è pronto a mettere in campo ogni risorsa disponibile e siamo certi che anche gli altri enti coinvolti siano pronti a fare altrettanto, ma la complessità e la vastità del territorio impongono un livello superiore di intervento, opportunamente sostenuto da risorse economiche e organizzative che solo la Regione può assicurare in tempi rapidi".
Sono ancora il sindaco e l'assessora a ricordare che ogni provvedimento e tutte le azioni collettive che verranno messe in campo contro la West Nile Disease sarebbe nell'esclusivo interesse della salute pubblica e va valutato sotto gli aspetti ambientale, zooprofilattico, sociosanitario per contenere un'ulteriore diffusione del virus e aprire la porta a una nuova emergenza sanitaria. L'appello cozza un po' con quanto, nei giorni scorsi, sia Asl che Provincia avevano chiarito rispondendo ad altri sindaci che invocavano un intervento immediato: non è fattibile, in questo momento dell'anno, una disinfestazione a tappeto. Gli interventi, chiarivano Asl e Provincia andavano fatti in primavera o all'inizio dell'estate e dovevano essere mirati ad annientare le uova di zanzara, ora invece sarebbe troppo tardi o sarebbe impossibile riuscire a contenere la presenza delle zanzare. Ora resta da capire che strada deciderà di prendere la Regione di concerto con tutti gli altri enti.