La Nuova Sardegna

Oristano

Maltrattamenti e lesioni

Fratture al volto dopo il pestaggio in casa, arrestato il compagno violento

di Enrico Carta

	Operatori della Squadra mobile della polizia impegnati in un'indagine
Operatori della Squadra mobile della polizia impegnati in un'indagine

I fatti in un paese della provincia di Oristano andavano avanti da anni. Dopo la denuncia e l’intervento della Squadra mobile è scattata la misura cautelare per un trentenne

05 agosto 2023
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Oristano Alcol, violenza camuffata dall’inaccettabile paravento della gelosia e una donna che subisce violenza fisica e verbale continuamente. Succede per anni, fino a che il compagno convivente non la manda all'ospedale con fratture al volto che impiegano oltre sessanta giorni e un intervento del chirurgo maxillofacciale per guarire. È l'ultimo atto di una serie di maltrattamenti e di lesioni avvenuti tra le mura domestiche e conclusi con l'arresto di un trentenne residente in un paese della provincia, di cui non forniamo le generalità per tutelare la vittima. Quest'ultima ha vissuto l'inferno per anni segnalando anche in passato altri episodi gravissimi che tormentavano la sua vita, ma senza mai andare a fondo. L’ultima aggressione fisica ha però passato ulteriormente il segno e a quel punto la denuncia dettagliata ha portato in carcere a Massama il marito trentenne, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare pochi giorni fa.

Le indagini, sviluppate in tempi rapidissimi dalla squadra mobile della polizia di Stato di Oristano guidata dal dirigente Samuele Cabizzosu che voleva evitare una conclusione ancora peggiore a questa storia di violenza quasi quotidiana, hanno fatto emergere un quadro disarmante del rapporto della coppia. Le violenze fisiche e verbali non erano iniziate negli ultimi mesi, erano invece una costante di un rapporto aggravato dall’abuso di alcol che rendeva ancora più violento il convivente, il quale costringeva la compagna a passare i giorni in penose condizioni di vita. Perennemente ubriaco, anche con l’utilizzo di oggetti contundenti, l’avrebbe maltrattata senza sosta. Lo stile di vita prevedeva insulti, minacce, violenza verbale e fisica. Le innumerevoli scenate di gelosia sarebbero culminate continuamente in pesanti insulti nei confronti della vittima che sarebbe stata più volte afferrata per i capelli e malmenata con pugni sul volto, lanci di bottiglie e spintoni per imporre il proprio dominio.

Quella adottata nei giorni dalla procura la ventiquattresima misura cautelare che la Squadra Mobile di Oristano esegue dall’inizio dell’anno 2023 per reati da “codice rosso” quali atti persecutori che hanno registrato nove casi e maltrattamenti contro familiari e conviventi che si sono verificati in ben quindici casi. In tutti gli episodi in cui la polizia di Stato è intervenuta le vittime sono sempre donne, minori e anziani.

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