La Nuova Sardegna

Oristano

Primo atto del consiglio comunale

Solarussa, unanime no al parco eolico


	Immagine d'archivio di pale eoliche
Immagine d'archivio di pale eoliche

Nota del sindaco Tendas

26 agosto 2023
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Solarussa L’amministrazione comunale di Solarussa, mantenendo fede al vecchio adagio, a soli due giorni dalla riunione con i sindaci di Seneghe, Narbolia, San Vero Milis, Zeddiani e Siamaggiore, ha convocato il consiglio comunale per discutere ed approvare un articolato ordine del giorno in merito alla proposta progettuale di un parco eolico presentata dalla Società Sorgenia Renewable s.r.l di Milano. Il contenuto dell’ordine del giorno - fatta eccezione per alcuni adattamenti di tipo locale - sarà approvato, prossimamente, anche negli altri comuni interessati al progetto. La civiva assemblea pur condividendo la necessità di accelerare il processo di transizione da fonti fossili a fonti rinnovabili ha rimarcato a più voci la netta contrarietà alla proposta progettuale e l’assoluta necessità di tutelare i valori paesaggistici, ambientali e storici presente nel territorio. Un obiettivo quest’ultimo che – secondo i componenti del consiglio comunale - può essere perseguito solo attraverso la partecipazione e il coinvolgimento attivo delle Comunità e non come nel caso specifico attraverso imposizioni e progetti che vengono calati dall’alto senza la benché minima concertazione e coinvolgimento delle Comunità locali. Entrando nello specifico il Sindaco Mario Tendas ha evidenziato che nel comune di Solarussa non è prevista alcuna installazione di pale eoliche. Il territorio comunale risulta però coinvolto in due distinti progetti eolici, entrambi presentati dalla Società Sorgenia Rrenewable srl. Il primo progetto prevede l’installazione di nove aerogeneratori ( alti ben 125 metri e con un diametro del rotore di ben 170 metri) nei comuni di Seneghe e Narbolia. L’energia prodotta dovrebbe dalle nove pale eoliche dovrebbe poi essere immessa alla Rete di Trasmissione Nazionale passando per i comuni di San Vero Milis , Zeddiani, Siamaggiore e, infine, proprio a Solarussa dove dovrebbe essere ubicato e realizzato un punto di accumulo. Un progetto molto simile, con l’installazione di altre nove pale eoliche, sempre proposto dalla Società Sorgenia Renewable srl. è previsto nei comuni di Paulilatino e Bauladu. Anche in questo caso l’energia prodotta dovrebbe essere immessa in rete passando per Tramatza e, arrivando, al centro di accumulo ubicato nel comune di Solarussa. In pratica il comune è direttamente coinvolto da entrambi progetti. “Questa situazione sta creando non pochi disagi agli uffici comunali” ha affermato il primo cittadino evidenziando che «da inizio anno sono giunti, tra progetti eolici e agrovoltaici ben 11 comunicazioni di avvio di procedure di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.)».

Un dato che evidenzia la situazione di caos che si sta vivendo. «Come è facile capire questa situazione, disorganica e scombinata, sta creando non pochi disagi agli uffici tecnici comunali che si ritrovano, quotidianamente, a dover soddisfare le più disparate richieste da parte di numerose Società che richiedono a ritmi forsennati, certificati di destinazioni urbanistici, eventuali vincoli e documenti informativi di ogni genere, rallentando enormemente tutte le attività ordinarie». «Le attuali politiche energetiche - si legge nell’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale - se non ricondotte ad un alveo pianificatorio ben definito rischiano di compromettere in modo irreversibile il territorio, con ingente consumo di suolo e danni ambientali e paesaggistici incalcolabili».

Il comune di Solarussa, con un ordine del giorno articolato e di ben 9 pagine, chiede, in primis, la sospensione dei procedimenti di valutazione di impatto ambientale per cercare di rimettere ordine a una situazione caotica e confusionaria, chiedendo nel contempo al Governo Nazionale ma anche al governo regionale l’adozione di un piano strategico, all’interno del quale la pianificazione del territorio e il piano energetico siano funzionali ai reali fabbisogni e rispondano concretamente ai criteri di sostenibilità, salvaguardia ambientale e paesaggistica, di tutela dei beni comuni, della salute e dell’ambiente. Attraverso l’ordine del giorno il comune avanza formale richiesta di una politica energetica diversa, rapportata non più a una vera e propria deregulation che lascia spazio ed opportunità a chiari ed evidenti fenomeni di speculazione ma alla promozione di una dimensione sia sociale che economica della Comunità locale attraverso il coinvolgimento dei cittadini e la costituzione delle CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) capaci di realizzare un reale risparmio economico ed energetico e ad un positivo impatto socio-economico ed ambientale nel nostro territorio. Già, ma intanto adesso cosa accadrà ? Il comune, attraverso una azione congiunta ed unitaria con le altre amministrazioni interessate dal progetto, ha evidenziato la necessità di rafforzare gli sforzi, di coinvolgere attivamente i cittadini, le associazioni, le organizzazioni di categoria, le organizzazioni sindacali e sociali, affinché si faccia fronte comune e si cerchi di porre rimedio a una situazione che rischia di compromettere in maniera irreversibile il territorio, il paesaggio e l’ambiente locale.

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